Nella serata di giovedì, il Betis ha ufficialmente comunicato che il Comitato di Appello ha rigettato il ricorso presentato dalla squadra per annullare la gara sanzionata dal Comitato di Disciplina della RFEF, a seguito dell’espulsione di Antony dopo il suo scontro con Joel Roca.
L’arbitro Iosu Galech aveva inizialmente mostrato un cartellino giallo, successivamente modificato in rosso dopo una revisione al VAR, giustificando il suo intervento con la motivazione di un “calcione in faccia all’avversario con uso eccessivo della forza”. Il Comitato di Disciplina ha respinto il ricorso poiché il video non indicava un errore manifesto nel referto dell’arbitro.
Il Comitato di Appello ha sostenuto la stessa linea. Ora, l’unico passo rimasto per il Betis è presentare un’istanza d’urgenza al TAD, dove possono richiedere solamente misure cautelari. Hanno tempo fino alle 12:00 di domani per farlo.
Tuttavia, le esperienze passate non sono favorevoli per il club, dato che il Tribunale Amministrativo dello Sport ha sempre respinto le richieste di misure cautelari. Per ottenere un’ordinanza cautelare, il TAD richiede che siano soddisfatte due condizioni fondamentali: innanzitutto, ci deve essere un’evidente apparenza di buon diritto; in secondo luogo, l’impatto di un rifiuto della cautela su Antony deve essere irreparabile. Questo secondo punto risulta difficile da sostenere per il Betis, vista l’ampiezza della rosa e nonostante gli infortuni di Isco e Amrabat, che sicuramente salteranno il derby di domenica.

