La sconfitta dolorosa del Sevilla nel derby (0-2) ha nuovamente colpito Matías Almeyda, facendo crescere il malumore tra i tifosi e nei vertici del club. Per il momento, la fiducia esterna rimane elevata, ma la preoccupazione per il numero allarmante di sconfitte è palese.
I nervionenses hanno già registrato 8 partite perse in sole 14 giornate e non hanno ottenuto risultati positivi in cinque degli ultimi sei incontri. Questi dati sono preoccupanti, posizionando la squadra argentina al terzo posto per numero di sconfitte nella Liga, superata solo dalle ultime due in classifica, Levante e Oviedo, con 9 ko.
Il Sevilla condivide con l’Osasuna questa poco invidiabile classifica, avendo anch’esso collezionato 8 sconfitte. Nell’ultimo mese e mezzo, la squadra di Almeyda ha ottenuto una sola vittoria contro l’Osasuna, perdendo invece contro Mallorca (1-3), Atlético (3-0), Real Sociedad (2-1), Espanyol (2-1) e Betis (0-2).
Inoltre, il Sevilla è tra le squadre che hanno subito più gol in campionato, con 23 reti al passivo, dietro solamente a Girona e Levante, entrambe a 26 e in zona retrocessione. Tuttavia, grazie a 5 successi, il Sevilla si trova a quattro punti sopra le posizioni di fondo classifica, ma, insieme al Barcellona, è il club con meno pareggi, avendone conquistato solo uno. La differenza è che il Barcellona guida la classifica e ha perso solo due incontri, uno dei quali in modo curioso contro gli andalusi. Al momento, non si parla di esonero per Almeyda, ma il club sembra in uno stato di confusione, coinvolto in un processo di vendita, mentre il tecnico è l’unico a prendere parola in modo chiaro.
Almeyda ha manifestato delle lamentele riguardo al fatto che la maggior parte delle sconfitte siano dovute a sbagli individuali. Tuttavia, dopo il derby, ha effettuato una considerazione: “Se ci sono così tanti errori individuali, potrebbe essere che il responsabile sia l’allenatore”.

