Il presidente di LaLiga, Javier Tebas, ha evidenziato mercoledì che l’aumento delle entrate derivanti dai diritti audiovisivi per il periodo 2027-2032, che supererà i 6 miliardi di euro, è il risultato di un miglioramento del prodotto e di un’eficace lotta contro la pirateria, che ha visto una diminuzione del 60% in Spagna nell’ultimo anno.
“Tutte le competizioni nazionali in Europa stanno vedendo un calo o una stagnazione. Quando si osserva questo panorama, in cui gli altri scendono o si mantengono e noi aumentiamo di quasi il 10%, ci si deve domandare il perché. Non è una questione di fortuna né del mercato.
Questo è dovuto a una lotta decisiva contro la pirateria, che abbiamo ridotto del 60% in Spagna nell’ultimo anno, e al lavoro svolto con i club per migliorare il prodotto audiovisivo,” ha dichiarato durante il World Football Summit che si tiene a Riad.
Tebas ha messo in luce anche la crescita dell’audience nei 40 minuti precedenti all’inizio delle partite e nei momenti successivi alla loro conclusione, menzionando innovazioni nella produzione di LaLiga, la prima ad utilizzare telecamere aeree in tutti gli stadi, e il suo impegno nel modificare il modo in cui i giovani fruiscono dei contenuti, con partite multicamera e maggiore interazione. Riguardo alla pirateria, Tebas ha affermato che la frammentazione del calcio su numerose piattaforme facilita questo problema e ha sottolineato l’importanza di comprendere come funziona e come un consumatore pirata possa accedere ai contenuti illegali. In Spagna, tale situazione è stata contrastata attraverso una sentenza che blocca l’accesso. “Spesso non si ha una chiara comprensione della complessità della pirateria. Le principali aziende pirata, molte delle quali esistono, sono tecnologicamente più avanzate rispetto a molti broadcaster televisivi importanti. Hanno un vantaggio. Il loro business consiste nel rubare e, quando entrano in gioco nuove leggi, noi siamo già in ritardo.”
Ci sono aziende come Google e Amazon che stanno iniziando a collaborare e che rivestono un ruolo significativo, rendendo difficile l’adozione di misure legislative contro queste grandi società tecnologiche”, ha dichiarato. Riguardo all’espansione del calcio in Arabia Saudita, che ospiterà il Mondiale del 2034, Tebas ha affermato che è necessario continuare a investire pubblicamente per garantire la sostenibilità nel tempo e supportare gli investitori privati in questo sviluppo, affinché possano acquisire le competenze necessarie e trasformare il calcio saudita in un’industria d’élite.

