Martedì si è tenuta la Junta General de Accionistas del Real Betis, durante la quale il presidente Ángel Haro ha condiviso la sua soddisfazione per il notevole sostegno ricevuto dai soci, che ha superato il 99% per tutti i punti all’ordine del giorno.
Haro ha dichiarato che il nuovo stadio, il cui costo sarà di 262 milioni di euro, dovrebbe essere completato entro maggio 2028. Ha inoltre espresso dubbi sulla possibilità di condividere La Cartuja con il Sevilla per la stagione 2027/28, in quanto il presidente della squadra rivale ha annunciato che i lavori per il Sanchez-Pizjuán inizieranno nel giugno 2027.
Riguardo a Joaquín, Haro ha suggerito che potrebbe un giorno ricoprire la carica di presidente del Real Betis. Il presidente ha sottolineato l’importanza del sostegno degli azionisti béticos, affermando: “Siamo molto soddisfatti, con un supporto straordinario; il 99,5% delle azioni presenti ha confermato la fiducia nella gestione del Consiglio”.
Riguardo al nuovo stadio, ha affermato che è naturale che ci sia interesse e preoccupazione perché si tratta di un progetto ambizioso, ma ha fatto notare che l’azionariato ha potuto ricevere rassicurazioni sul suo andamento. Haro ha anche accennato a potenziali acquisti e cessioni nel mercato di gennaio, riconoscendo che ogni finestra di mercato è un’opportunità per il club. Tuttavia, ha avvertito che ci sono delle limitazioni, dovute al fatto che il club ha raggiunto il suo limite, ribadendo quanto detto da José Miguel (López Catalán) su una stagione con una rosa da record. Ha anche ricordato di dover valutare attentamente le risorse a disposizione.
Affrontiamo il mercato con grande serenità, grazie a una squadra ben strutturata. Naturalmente, se dovesse presentarsi un’opportunità interessante, non esiteremmo a sfruttarla. Stiamo considerando la possibilità di qualche vendita invernale? In realtà, tutti i mercati rappresentano occasioni in vari aspetti. Se si dovesse presentare un’ottima opportunità di vendita che porti un guadagno, sicuramente la prenderemo in considerazione. È fondamentale, come ho già detto, che le nostre finanze si chiudano in attivo prima della fine dell’anno.
Per quanto riguarda il progetto dello stadio del Betis, i lavori termineranno a maggio del 2028, e il presidente del Sevilla ha comunicato che i lavori al Sánchez-Pizjuán inizieranno nel giugno del 2027. Esiste quindi la possibilità che entrambe le squadre giochino allo Stadio Cartuja? Personalmente, non sono sicuro delle tempistiche del Sevilla, e ciò che posso affermare è che abbiamo un contratto in essere con l’Estadio Olímpico, il quale ci dà serenità. Non sono a conoscenza di eventuali possibilità di coabitazione. La situazione mi sembra complicata, ma è una informazione relativamente recente. Qualcuno mi ha accennato qualcosa ieri, ma né il Sevilla né il personale dello Stadio Olímpico ci hanno contattato.
Le opere nel campo del Betis stanno per durare fino a maggio 2028, giusto? Sì, maggio 2028 è la scadenza prevista. Puntiamo a ridurre i tempi di un mese, ma è una cosa piuttosto difficile. Come giudica, presidente, l’intervento di Joaquín nella sua prima assemblea degli azionisti? Ho visto bene, credo che sia molto motivato per questo nuovo capitolo.
Già stava contribuendo al club sia nel settore sportivo che in quello istituzionale, e ora si unisce al Consiglio di Amministrazione, dove sarà un prezioso consigliere, proprio come è stato un grande calciatore e un ottimo capitano, ne sono certo. È possibile che, quando si sentirà pronto a lasciare, possa essere sostituito come presidente? Non ne sono sicuro, però sì, potrebbe ricoprire quel ruolo, senza dubbio. Come ho già accennato, credo che ci vorrà un po’ di tempo prima che ciò accada, ma è possibile che un giorno si concretizzi.

