Julián ha affermato: “Nel Atlético ho fatto molte esperienze e voglio vincere trofei per lasciare un segno duraturo.”

Julián Álvarez aspira a conquistar trofei con l’Atlético de Madrid. A soli 22 anni, un calciatore che ha già ottenuto successi in leghe, Libertadores, Champions, oltre ad aver vinto un Mondiale e una Coppa America, ora desidera lasciare il suo segno nel club spagnolo.

Durante un’intervista con Panini, in occasione del lancio della nuova collezione di figurine di cui è una delle principali figure, ha condiviso le sue sensazioni: “Mi sento molto a mio agio all’Atlético di Madrid. La società ha reso tutto semplice per me.

Avere tanti compagni argentini è di grande aiuto ogni giorno. Sapevo che avrei avuto spazio per esprimermi e crescere, e credo di essere migliorato sia come calciatore che come persona. Sono sempre in cerca di nuovi traguardi”, ha dichiarato l’attaccante.

Ha inoltre sottolineato che la squadra ha reagito alla stagione in corso. “Inizialmente ci siamo trovati in difficoltà e i risultati non arrivavano, ma ora stiamo risalendo. Dico sempre che le cose si decidono alla fine, specialmente da marzo in poi, quindi dobbiamo essere pronti”, ha affermato la ‘Araña’, indicando il suo desiderio di riportare i trofei a Madrid: “Vorrei davvero vincere di nuovo con l’Atlético, perché la sensazione di sollevare quei trofei è indescrivibile. Voglio rivivere quelle emozioni e lasciare un segno nella storia del club”. Riguardo alla controversa decisione sul rigore in Champions, ha commentato: “È stata un’ingiustizia, ma ormai è acqua passata, non c’era nulla da fare”. Infine, ha aggiunto: “Spero che alla fine della stagione ci siano celebrazioni. A gennaio avremo la Supercoppa e affronteremo le tre competizioni, proprio come lo scorso anno”.

Il calciatore ha riflettuto su diversi aspetti delle sue esperienze recenti. A proposito della stagione di LaLiga, ha sottolineato come siano stati persi molti punti in partite che non avrebbero dovuto andare così, il che ha compromesso la corsa al titolo; in Coppa, invece, la squadra è uscita in semifinale e in Champions… un’esperienza che ha definito ingiusta, un evento sul quale non c’era nulla da fare. Ha anche menzionato l’incidente con i tocchi di palla, ammettendo che fosse difficile da valutare e che in quel momento non ha fatto reclami, pensando che un eventuale video check avrebbe chiarito la situazione.

Riguardo la vita a Madrid, ha espresso la sua soddisfazione per la città, descrivendola come magnificamente affascinante. Sul tema dei compagni di squadra, ha citato Baena, riconoscendo il suo talento e ha parlato favorevolmente della sua interazione con Giuliano Simeone. “Con Giuliano va molto bene; sta rendendo al meglio e sta contribuendo in modo significativo, lo ha fatto anche l’anno scorso. È un vero talento,” ha affermato.

Ha anche condiviso le sue osservazioni sui vari allenatori che ha avuto durante la sua carriera, inclusi nomi illustri come Marcelo Gallardo, Josep Guardiola, Lionel Scaloni e Diego Simeone, dichiarando che ogni esperienza con loro è stata un’opportunità di crescita. “Tutti e quattro sono tra i migliori tecnici a livello mondiale. Cerco sempre di prestare attenzione, imparando dalle loro parole e azioni, perché hanno raggiunto traguardi straordinari. È davvero un privilegio poterli avere come guide,” ha aggiunto. Riguardo Simeone, ha notato che all’esterno appare molto passionale, ma in realtà è una persona calma e riflessiva. “Con tanti anni trascorsi nel club e i successi che ha ottenuto, i tifosi lo adorano,” ha concluso.

Il Atlético affronta un’assenza significativa in attacco e nella lista per la Coppa figurano solo due giocatori provenienti dal vivaio