La Real Sociedad concluse il 2025 con un totale di 70 reti in 51 match, un dato che, al di là della quantità, offre diversi spunti di riflessione. Innanzitutto, è chiaro che Mikel Oyarzabal è stato il principale protagonista dell’attacco, mettendo a segno 17 gol nell’arco dell’anno e dominando in tutte le competizioni.
Un altro punto, da non sottovalutare, è la preoccupante incapacità di segnare, con 14 partite senza reti, corrispondenti al 27% delle gare disputate, un aspetto che evidenzia molte delle sfide affrontate dalla squadra.
La dipendenza da alcuni giocatori specifici, insieme a una mancanza di coesione collettiva, ha reso il gol un problema ricorrente per gran parte della stagione.
Oyarzabal ha svolto un ruolo cruciale, non solo come capocannoniere del club, ma anche distaccandosi notevolmente dagli altri attaccanti. Ha fatto il suo dovere in LaLiga, nella Coppa e in Europa, sostenendo la squadra nei momenti difficili e rappresentando spesso la prima opzione quando il gioco di squadra non funzionava.
Segue Brais Méndez, autore di 8 gol, un dato significativo considerando il suo ruolo più arretrato in campo. Il giocatore galiziano ha dimostrato di sapersi far valere in tutte le competizioni, unendo capacità realizzativa a creazione di gioco, anche se la sua stagione ha mostrato fasi di rendimento altalenante. Al terzo posto ci sono più incertezze: Barrenetxea, con 6 gol, ha concluso l’anno con un finale particolarmente fruttuoso, ma il suo contributo complessivo resta al di sotto delle aspettative per un calciatore designato a fare la differenza sulla fascia.
Infine, Kubo, autore di 5 gol, ha avuto un anno decisamente deludente in termini di realizzazione, lontano dal livello di impatto sperato, specie in LaLiga. Pur avendo disputato alcune partite notevoli, la sua capacità di produrre gol è stata irregolare e gli è mancata continuità.
Allo stesso livello di prestazioni si trova Óskarsson, che ha realizzato 5 reti. È interessante notare che ha segnato di più in Europa (3 gol) rispetto a LaLiga (2 gol), un dato che evidenzia la sua progressiva adattabilità e le difficoltà della squadra nel supportarlo nel campionato spagnolo. Nella competizione domestica, la Real ha totalizzato 41 reti, con Oyarzabal come il principale artefice, contribuendo con 10 gol. Dietro di lui, il bottino è stato variato: Brais e Kubo hanno segnato 4 gol ciascuno, mentre Barrenetxea e Guedes ne hanno realizzati 3. Gli altri gol sono arrivati grazie a contributi sporadici, principalmente da giocatori della seconda linea. Questa distribuzione spiega in parte perché la squadra ha faticato a segnare in diverse partite: quando Oyarzabal non era a disposizione, il marcare era una sfida ricorrente. Nella Copa del Rey, con 15 gol totali, la distribuzione delle reti è stata più equilibrata. Oyarzabal ha dominato ancora una volta (4 gol), ma Brais, Barrenetxea e Goti hanno offerto un apporto significativo con 2 gol ciascuno. Da ciò si evince che la Real ha trovato maggiore facilità a segnare nelle eliminatorie, grazie a contesti di partita diversi e a un utilizzo maggiore delle riserve. Anche i giocatori meno utilizzati hanno avuto opportunità di mettersi in mostra. In Europa, la squadra ha realizzato 14 gol, con Óskarsson e Oyarzabal entrambi autori di 3 reti e Brais con 2. Questa competizione ha visto una distribuzione più equa dei gol, sebbene il volume offensivo fosse più limitato. Tuttavia, diversi giocatori sono riusciti a segnare per la prima volta, il che contrasta con l’astinenza che si è avvertita in numerosi incontri di campionato. Al di là dei nomi principali, i gol sono giunti anche da profili meno noti all’interno della rosa.
Guedes ha raggiunto rapidamente a Sucic, entrambi con 3 reti, mentre Sucic ha concluso l’anno senza segnare in LaLiga, distribuiendo i suoi gol in diverse competizioni. Dal centrocampo e dalla difesa sono emerse contribuzioni sporadiche ma essenziali: Olasagasti, Sergio Gómez, Pablo Marín, Soler e Mariezkurrena hanno ciascuno messo a segno 2 gol in vari momenti della stagione. Altri calciatori come Zakharyan, Zubimendi, Aramburu, Odriozola, Gorrotxategi e Turrientes hanno segnato una rete, oltre ad una autorete da parte degli avversari. Questi numeri possono sembrare modesti, ma indicano che il team ha trovato il gol da diverse zone del campo, anche se non con costanza. Nel complesso, molti giocatori sono andati a segno, ma solo una manciata ha avuto una certa regolarità e solo Oyarzabal è riuscito a mantenere una serie di gol prolungata.

