Il ‘déjà vu’ dell’Alavés contro la Real Sociedad: un’impresa che mancava da quasi 25 anni

A volte, il calcio sembra intraprendere un viaggio attraverso la storia. Mercoledì scorso, al Mendizorroza, il Deportivo Alavés ha nuovamente superato la Real Sociedad in questa stagione di Liga. Era già successo nella terza giornata ad Anoeta, con un punteggio di 1-2.

Un risultato doppio che non è certo frequente. Infatti, come sottolineato da Pedro Martín, statistico di COPE, bisogna risalire a più di vent’anni fa per trovare una stagione in cui il club babazorro abbia sconfitto la Real Sociedad due volte nello stesso torneo.

L’ultima volta risale alla Liga 2001-02, un periodo che evoca nomi che hanno lasciato un segno nella storia del club txuri-urdin: Alberto López, López Rekarte, Aranburu, De Pedro, un giovanissimo Xabi Alonso, Kovacevic, Nihat… Atleti che hanno segnato un’epoca e che, per molti aspetti, sono ancora legati sentimentalmente all’identità realista. Il fatto che l’Alavés riesca a ripetere un’impresa dopo oltre 20 anni riflette sia il loro talento che la situazione attuale della Real Sociedad, che si trova in una crisi di prestazioni e risultati, in netto contrasto con la stabilità costruita negli anni recenti. Sebbene i dati storici possano apparire come aneddoti, questo scenario rappresenta un riflesso scomodo: l’ultima volta che accadde, la Real dovette lottare sino alla fine per evitare la retrocessione, riuscendo però a salvarsi con un margine. Tuttavia, al di là delle statistiche, la situazione attuale richiede interventi. La Real Sociedad deve riacquistare la propria incisività offensiva, migliorare l’efficacia in fase offensiva e rivedere una strategia di gioco che sembra bloccata e non si adatta al modo di giocare degli anni precedenti. Possesso palla senza profondità e circolazione prevedibile hanno ridotto l’impatto della squadra. Per tornare a competere con i migliori, sarà necessario non solo ricordare i tempi andati, ma anche reinventarsi.

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