Ángel Correa è attualmente un tema di discussione nell’Atlético de Madrid, soprattutto a seguito di quanto accaduto nell’incontro del fine settimana scorso allo stadio Metropolitano, dove l’attaccante argentino ha lasciato intendere che fosse un addio. Tuttavia, il club ha prontamente chiarito che il contratto di Correa è valido fino al 2026, il che significa che, nonostante il suo desiderio di chiudere un capitolo con la squadra rossonera, dovrà prima trovare un accordo con un’altra società interessata a ingaggiarlo.
Mentre si attende che si definisca questa situazione, Correa ha rilasciato recentemente un’intervista a ‘Los Edul’, sul loro canale YouTube. Durante questo incontro, ha toccato diversi argomenti, incluso un episodio che illustra la sua intensa dedizione al calcio.
Questo episodio è legato all’intervento cardiaco cui è stato sottoposto al momento della sua firma con l’Atlético, quando durante le visite mediche emerse un problema cardiaco.
All’epoca, era molto giovane e dovette affrontare un’operazione a New York, senza neanche la certezza di poter continuare la sua carriera calcistica.
Fortunatamente, tutto si risolse per il meglio, ma nel 2022 ha affrontato un altro problema di salute, che ha preferito mantenere segreto per poter continuare a giocare.
“Ero qui, avevo l’ultimo punto della cicatrice che si era aperto, e si vedeva il filo all’interno. Lo mostravo ai ragazzi, a Rodri (De Paul), a Leo (Messi). Eravamo lì a bere mate e dicevo ‘sta per aprirsi’. E loro mi dicevano ‘sei pazzo, devi dirlo al medico’, ma io rispondevo ‘no, perché se lo dico, mi mandano a casa, in ospedale. Voglio essere presente nella Finalissima, poi si vedrà’,” ha raccontato il calciatore.
Il riferimento è alla finale in cui l’Argentina ha affrontato l’Italia, tenutasi in Inghilterra, per determinare chi fosse il ‘supercampione’, ovvero il vincitore tra la Copa América e l’Eurocup. Alla fine, è stato coinvolto nel match e ha contribuito al successo, sebbene la sua partecipazione fosse molto rischiosa. “Dopo la Finalissima, ho informato il medico perché stavo mettendo a repentaglio la mia salute. Lui mi ha risposto ‘sei folle, se questo si infetta…’. Sono dovuto tornare in sala operatoria per essere anestetizzato, riaperto e suturato. Non volevo perdermi quella partita, è chiaro che ne è valsa la pena; ogni attimo trascorso con la nazionale è importante. Tutte le esperienze che ho vissuto in questi anni resteranno nel mio cuore,” ha dichiarato in un’intervista con ‘Los Edul’, sul suo canale YouTube.

