Venerdì scorso, Javier Tebas, leader della Liga, ha partecipato a un congresso tradizionale che si è svolto all’Istituto Superiore di Diritto e Economia a Madrid. Durante l’evento, Tebas ha condiviso il tavolo con Jorge Garbajosa, presidente della FIBA, discutendo di sport emergenti e nuove format.
Riguardo alla Kings League, il presidente ha dichiarato che, sebbene abbia avuto un grande successo iniziale, non può essere considerata una sostituzione del calcio, che rimane lo sport predominante. Ha aggiunto: “La Kings League non è nemmeno nel mio campo visivo; è molto distante da competere con gli sport di punta in termini di audience e fanbase.
È un’iniziativa che fonde il mondo degli youtuber con atleti esperti, ma non va oltre.”
Un momento rilevante è stato quando sono stati affrontati i nuovi formati competitivi, come quello tra NBA e FIBA. Tebas ha espresso il suo timore che la “competizione nazionale perderà valore. Non approvo il modello dell’Euroliga, mentre la NBA si è schierata dalla parte della FIBA. È simile a un’eventualità in cui la FIFA sostenesse la Superlega. Questi schemi chiusi minano l’interesse per le competizioni locali,” ha affermato. “A differenza del calcio, il basket non ha visto una crescita paragonabile ed è dovuto a modelli chiusi. Con squadre come Madrid e Barcellona sempre presenti in Superleghe, chi avrà voglia di partecipare alla Lega nazionale? Inoltre, la gente spesso non capisce quando si svolge l’Euroliga rispetto alla lega nazionale.” Tebas ha inoltre sottolineato che “ci sono 65.000 atleti professionisti, con stipendi che variano da 2.000 euro a milioni. Eventi come i Mondiali per Club e la Nations League influiscono su tutti. Ci si preoccupa di nuovi tornei mentre ci stanno sottraendo i nostri contenuti.”
La Superliga ha sufrido tre cambiamenti di formato in un periodo di quattro anni nel tentativo di ottenere l’approvazione dall’Unione Europea. Per questo motivo, critico l’intesa tra la FIBA e la NBA, poiché va contro il sistema europeo. È chiaro che una coesistenza tra le due competizioni non è plausibile, altrimenti si rischia di distruggere l’ecosistema. La sentenza del TJUE (Tribunale di Giustizia dell’Unione Europea) ha stabilito che FIFA e UEFA possiedono il monopolio sulla supervisione e sul controllo, concedendo loro l’autorizzazione a farlo ma richiedendo che seguano determinate procedure. La figura di un supervisore è fondamentale nel mondo del calcio per prevenire squilibri tra le nazioni. La sentenza non permette la Superliga e la UEFA può negarlo, poiché le due non possono coesistere senza compromettere l’ecosistema.