USGA non modifica i protocolli di test per i driver: tensione nel golf

La USGA rimane ferma sulla sua posizione riguardo ai test dei driver, nonostante le critiche.

La tensione è palpabile nel mondo del golf. La USGA, l’ente che regola il gioco negli Stati Uniti, ha deciso di non modificare i protocolli di test per i driver, nonostante le recenti polemiche che hanno coinvolto nomi illustri come Rory McIlroy e Scottie Scheffler.

L’annuncio arriva mentre i migliori golfisti del mondo si preparano per il US Open a Oakmont, un torneo che promette di essere ricco di sorprese e colpi di scena.

Il caso McIlroy e Scheffler

All’ultimo PGA Championship, McIlroy ha trovato il suo driver non conforme, costringendolo a utilizzare un modello di riserva.

Durante la competizione, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni, ma successivamente ha confermato la notizia, esprimendo la sua delusione per la fuga di notizie. Anche Scheffler ha dovuto adottare un approccio simile, cambiando il suo driver dopo che il suo originale non ha superato i test. La pressione aumenta e la domanda sorge spontanea: cosa sta succedendo davvero?

Le parole del CEO della USGA

Mike Whan, CEO della USGA, ha chiarito che i risultati non conformi sono generalmente dovuti a usura e non a violazioni intenzionali. “Questi driver non destano preoccupazioni durante i test,” ha dichiarato. “Superano i limiti a causa dell’uso eccessivo.” Le parole di Whan suonano come una difesa, ma il nodo resta: il pubblico merita trasparenza.

Un sistema di test controverso

La USGA sottolinea che i test sono una misura di servizio per i giocatori e non una punizione. Tuttavia, la segretezza dei risultati alimenta dubbi. “Ciò che è accaduto al PGA Championship ha rafforzato la nostra determinazione a mantenere tutto questo lontano dal palcoscenico pubblico,” ha aggiunto Whan, ma a cosa serve una regola se non viene comunicata chiaramente?

Il test del tempo

Il fenomeno della degradazione naturale dei driver è un aspetto poco discusso. Ogni attrezzo ha una vita utile e, col tempo, può non soddisfare più le specifiche richieste. Whan ha paragonato il driver a un trampolino: “Maggiore è il tempo di contatto con la palla, maggiore sarà il rimbalzo. Se supera i 258 microsecondi, è fuori tolleranza.” Ma, chi controlla realmente questi numeri?

Controlli a Oakmont

Questa settimana, la USGA ha effettuato controlli casuali a Oakmont, ma Whan ha dichiarato di non essere a conoscenza di eventuali fallimenti. Resta da vedere se queste pratiche porteranno a cambiamenti reali o se saranno solo un altro capitolo di una storia già scritta.

Chi avrà la meglio al US Open? La competizione si fa serrata e gli occhi del mondo sono puntati su Oakmont. Il torneo è pronto a cominciare e le sorprese sono dietro l’angolo. La tensione cresce, e noi siamo pronti a seguire ogni istante di questa avvincente sfida.

Scritto da Sraff

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