La scorsa stagione, la Real Sociedad ha messo in evidenza un aspetto tanto sorprendente quanto allarmante: pur essendo uno dei club che ha battuto più calci d’angolo in LaLiga, ha ottenuto ben poco da questi. Si tratta di un attacco mal gestito che ha messo in luce molte delle difficoltà del team txuri urdin negli ultimi metri.
Se i gol non sono arrivati durante il gioco, nemmeno su calci da fermo sono riusciti a concretizzarsi, con i corner che avrebbero dovuto rappresentare un vantaggio in situazioni di stallo, trasformandosi invece in uno strumento poco efficace, che ha suscitato scarsa preoccupazione negli avversari.
I numeri parlano chiaro. L’undici guidato da Imanol Alguacil ha chiuso la stagione come il terzo club per numero di corner effettuati in LaLiga, con una media di 5,68 a partita, superato soltanto dal Real Madrid e dal FC Barcelona.
In casa, la situazione è stata ancor più positiva, con la squadra che ha registrato 6,74 calci d’angolo a match, risultando il terzo miglior club locale. Anche lontano da Anoeta, il rendimento è stato costante, con una media di 4,63, posizionandosi come il quinto miglior team in trasferta per corner. Nel totale, le partite della Real Sociedad sono state le terze in termini di somma di corner con una media di 10,39 a incontro.
Tuttavia, questo alto numero non ha portato a risultati tangibili. Infatti, nonostante la generazione di molte opportunità, la squadra è risultata solo undicesima nel rapporto di centri e calci d’angolo riusciti, con 157 conclusi positivamente, pari a una media di 4,1 per partita. Un dato ancora più sorprendente: è stata la settima formazione a fallire di più in queste situazioni, con 562 tentativi infruttuosi, ossia una media di 14,8 a match. In sostanza: ha prodotto molto, ma raramente in modo efficace.
L’ultimo gol segnato su calcio d’angolo risale alla 37ª giornata contro il Girona, quando Pablo Marín ha colpito di testa su un cross di Brais Méndez in occasione dell’addio di Imanol. Prima di questo, Zubimendi era andato a segno a Vallecas. Questi sono stati gli unici due gol provenienti da situazione di angolo. È un dato inquietante: la Real Sociedad si è piazzata sul fondo della classifica per reti di testa in tutto il campionato, nonostante fosse la squadra con il maggior numero di cross effettuati. Inoltre, è stata la terza formazione a segnare meno reti su calci piazzati. Nonostante avesse un grande tiratore come Sergio Gómez, che ha dimostrato di avere precisione e forza nei suoi lanci, il problema è stato nelle conclusioni: scarsa aggressività, poca capacità di leggere le traiettorie, e una generale mancanza di specialisti nel gioco aereo. Il risultato finale di questa situazione è emblematico: solo due reti di testa in 38 partite, un bilancio che evidenzia le difficoltà offensive. La Real Sociedad ha stabilito un record, con 14 calci d’angolo a favore contro il Celta. Occorrenze come quella della partita contro il Celta, dove sono stati battuti 14 angoli senza alcun esito e si è conclusa con una sconfitta (0-1) in casa, riassumono perfettamente la questione. Lo stesso numero di corner era stato battuto contro l’Osasuna nella 11ª giornata, un altro incontro ad Anoeta terminato con una sconfitta (0-2). In effetti, tra le cinque partite con il maggior numero di calci d’angolo a favore durante la stagione, la Real è riuscita a vincere soltanto una volta: contro il Sevilla (0-2), in trasferta.
Le altre squadre – Rayo, Mallorca, Celta e Osasuna – hanno riportato tutte delle sconfitte, senza che i calci d’angolo riuscissero a scalfire la difesa avversaria. In teoria, i corner dovrebbero rappresentare un’opportunità di pericolo. Rappresentano un modo per spingere il gioco verso l’area avversaria e punire le formazioni che si difendono. Tuttavia, per ottenere risultati, è necessaria una buona organizzazione, degli attaccanti capaci e una certa determinazione. La Real Sociedad ha fatto il primo passo, creando numerosi corner, ma le è mancato tutto il resto. In una stagione caratterizzata da un’assenza di gol, non riuscire a sfruttare nemmeno le situazioni di palla inattiva è stato un lusso che questa squadra non ha potuto permettersi.

