Ci sono sempre atleti che abbandonano e noi che rimaniamo dobbiamo fare il possibile per portare avanti la situazione

Igor Zubeldia si è espresso di fronte ai giornalisti presenti a Nagasaki, dove ha esaminato la situazione attuale della squadra. “Ci sono sempre giocatori che partono, ma ciò che conta è che sappiamo come portare avanti il nostro lavoro noi che siamo qui.

C’è un buon gruppo, sia tra i calciatori che con il personale tecnico. C’è entusiasmo sia tra i giovani che tra chi è qui da più tempo. Siamo pronti e motivati per iniziare la stagione e puntiamo a stabilire una connessione forte con i nostri tifosi”.

Queste le parole di Zubeldia dopo il primo allenamento della Real Sociedad a Nagasaki, dove la squadra si sta preparando per la partita amichevole di lunedì contro il V-Varen.

Il difensore ha anche affrontato le sfide iniziali della preparazione pre-stagionale: “È fondamentale acquisire velocità. Le infortuni sono sempre una brutta notizia, perciò è cruciale mantenersi in forma e incrementare la forza, perché se si parte in svantaggio, entrare in squadra è complicato”. Riguardo al viaggio, ha sottolineato le difficoltà di adattamento: “Siamo passati dal fresco al caldo. Siamo appena arrivati, con molte ore di volo e un significativo cambio di fuso orario. Dobbiamo abituarci alla situazione”.

Zubeldia ha parlato anche dell’atmosfera che circonda la squadra in Giappone: “Qui si percepisce quanto amore ci sia per il calcio. È una cosa positiva. La presenza di così tante persone è un segnale confortante, quell’atmosfera ci aiuta a prepararci per la partita. Siamo grati per il caloroso benvenuto”. Infine, per quanto riguarda la collaborazione con Sergio Francisco, ha mostrato cautela ma anche ottimismo: “Non posso dire molto al riguardo, dato che siamo solo alle prime due settimane di allenamenti e lo sto conoscendo ora. Non sappiamo ancora quale sarà il nostro stile di gioco, non lo abbiamo ancora praticato. Non ci sarà un sistema unico, ci saranno variazioni, ma finora queste due settimane sono andate molto bene e c’è una dinamica positiva. Mi sento davvero a mio agio”.

Roberto indossava il numero ‘9’, mentre Terrats non aveva il ’21’

Iheanacho è stato proposto ai Pumas in Messico