Domani, lunedì 28, si darà il via alla sessione di preparazione per gli arbitri e i loro assistenti del calcio spagnolo, che avrà luogo a Caldas, in Asturias. Questo primo incontro sarà presieduto da Francisco Soto e tratterà un argomento importante: l’aumento degli stipendi per gli arbitri.
Fonti interne riferiscono che da qualche giorno i direttori di gara sono a conoscenza di una proposta avanzata dalla RFEF, che è il risultato di trattative con LaLiga nell’ambito di un accordo di cooperazione esistente. In particolare, si propone un aumento del 2% rispetto agli stipendi percepiti durante l’ultima stagione 2024-2025.
Inizialmente, l’aumento proposto dall’associazione dei club era dell’1%, ma alla fine si è raggiunto il 2%. Attualmente, questa proposta è sotto esame da parte dell’Associazione Spagnola Arbitri di Calcio (AESAF), recentemente costituita, che ha incaricato i propri legali di valutare tutte le opzioni. Questo è un passaggio cruciale affinché gli arbitri possano siglare i contratti per la stagione 2025-2026, contratti che non sono stati ancora firmati. Va ricordato che, da diversi anni, tutti gli arbitri, assistenti e membri del VAR hanno contratti annuali. Come riportato in precedenza, le negoziazioni relative all’accordo arbitrale erano ferme dal luglio 2023, momento in cui è scaduto il primo accordo siglato dalla RFEF e LaLiga, entrato in vigore nell stagione 2018-2019. Pertanto, i direttori di gara hanno operato in queste ultime due stagioni con gli stessi termini economici, oltre all’adeguamento all’indice dei prezzi. Attualmente, lo stipendio degli arbitri ammonta a 300.000 euro. Resta da vedere come reagiranno gli arbitri stessi.
Fino ad ora, i direttori di gara della categoria superiore hanno ricevuto annualmente una remunerazione di circa 300.000 euro, mentre per quelli della seconda categoria si parla di circa 140.000 euro. Gli arbitri di massima serie percepiscono una somma bruta di circa 120.000 euro, suddivisa in dieci rate mensili. A questa cifra si aggiungono gli introiti per ciascuna partita, che ammontano a circa 4.500 euro per i fischietti di Prima e a circa 2.000 euro per quelli di Seconda. Per quanto riguarda il ruolo di VAR, il compenso è circa di 2.200 euro in Prima categoria e 1.000 euro in Seconda. Negli ultimi anni, gli arbitri hanno riscontrato una diminuzione delle loro entrate per questi servizi, dovuta all’aumento del numero di VAR coinvolti nelle gare. Gli assistenti di Prima categoria guadagnano attorno ai 150.000 euro. Le cifre sono simili a quelle percepite dai membri del team VAR, che nella prossima stagione sarà composto da 16 arbitri. I VAR stanno anche valutando la possibilità di ricevere un compenso superiore rispetto agli assistenti, in quanto sostengono che le loro decisioni abbiano una rilevanza ancora maggiore nel calcio odierno. Si prevede che, entro questa settimana, questa questione venga risolta così da permettere l’inizio della nuova stagione nel calcio professionistico.