Julián Álvarez, il “fratello maggiore” di un Almada che ha colpito fin dal suo arrivo

L’Atlético de Madrid ha concluso la sua prima settimana di preparazione con un buon numero di nuovi arrivi. Il ritiro di San Rafael ha offerto l’opportunità di osservare sul campo alcune interazioni tra i nuovi giocatori della squadra. È stato un momento per vedere come si integrano, i loro movimenti e con chi si avvicinano.

Inoltre, è emersa un’altra interessante dinamica: Julián Álvarez non è più il nuovo dell’anno scorso, quando era “protetto” dal gruppo argentino all’inizio della sua avventura con il club. Nella sua seconda stagione, è diventato lui il punto di riferimento per il neo-arrivato Thiago Almada, il quale, nonostante abbia solo un anno in meno, ha molte meno esperienze in contesti di alto livello.

Durante questa prima settimana con l’Atlético, Julián ha sempre fatto squadra con Thiago Almada, che sembrava un po’ disorientato in questa nuova avventura. Come ha ammesso lo stesso giocatore, si tratta di un sogno realizzato, dal momento che ha scelto di unirsi alla squadra proprio grazie all’amico Ángel Correa. Questo si percepiva chiaramente: disponibile e sorridente, accoglieva sempre le richieste di foto e autografi da parte dei tifosi e prestava attenzione ad ogni indicazione di Diego Pablo Simeone durante gli allenamenti. A livello personale, era sempre accompagnato da Nahuel Molina e dal suo connazionale Julián Álvarez, che lo conocen meglio. Anche Musso e sporadicamente Giuliano Simeone, con il quale ha avuto meno occasioni di interagire, erano lì per offrirgli supporto quando necessario.

Durante le cene significative, come quella dedicata al maialino a Segovia e quella per festeggiare la collaborazione con il team secondario, Álvarez è rimasto accanto al suo connazionale. Questo implica che non si sarebbe seduto con i giocatori di spicco della squadra, quali Griezmann, Koke e Llorente. I segni di affinità, che l’anno scorso erano visibili tra Rodrigo de Paul e Julián Álvarez, ora si manifestano tra la ‘Araña’ e il ‘Guayo’, specialmente quando si avvicinano per bere o concludere un allenamento. Julián mostrava interesse per il suo compagno, assicurandosi che tutto proseguisse per il meglio. L’impatto lasciato dall’ex calciatore dell’Olympique di Lione è stato estremamente positivo. A livello personale, chi ha avuto modo di conoscerlo lo descrive come un ragazzo umile, rispettoso e riservato, desideroso di apprendere. Sul piano sportivo, compagni come Le Normand e Koke hanno evidenziato la loro sorpresa per la qualità mostrata durante gli allenamenti con lui.

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