Ieri, giovedì, il CTA ha presentato le novità per la nuova stagione di Prima e Seconda divisione, che inizia domani. L’evento è stato guidato dal nuovo presidente dell’organismo, Fran Soto. Si è trattato di un incontro informativo durante il quale è stato annunciato il nuovo organigramma degli arbitri.
Spiccano in questo nuovo assetto David Fernández Borbalán, che assumerà il ruolo di direttore tecnico, ed Eduardo Prieto Iglesias, che sarà coinvolto nel VAR. Juan Carlos Yuste è stato nominato responsabile degli assistenti, mentre Chema Alonso non ricopre più il ruolo di guida per l’Intelligenza Artificiale.
Il presidente del CTS ha ribadito cinque principi fondamentali: trasparenza, unificazione dei criteri, indipendenza, meritocrazia e obiettività. Per quanto riguarda la meritocrazia, ha sottolineato che gli arbitri di maggior successo saranno quelli con più arbitraggi. Ha anche delineato una serie di obiettivi, il primo dei quali è quello di rendere l’arbitraggio più umano e più vicino alla società; ha parlato di innovazione nei processi di lavoro, di dialogo con i vari attori del calcio e della necessità di “costruire ponti”. Inoltre, ha evidenziato l’importanza del rispetto nei confronti della figura dell’arbitro e ha annunciato una tolleranza zero nei confronti delle aggressioni e della violenza.
Per quanto riguarda il tema dell’umanizzazione, il CTA ha annunciato cambio nelle designazioni arbitrarie, in cui ciascun arbitro sarà identificato con nome e cognomi e le designazioni saranno rese pubbliche solo 24 ore prima. Fran García ha spiegato che questo è un passo per tutelare la figura dell’arbitro. Per quanto concerne il VAR, come già accennato, sarà istituito un team specifico, denominato VAR PRO, che sarà presente in tutte le 21 partite di ciascuna giornata. Gli arbitri di campo delle due categorie non interverranno più, salvo nel caso di arbitri di livello internazionale. Infine, riguardo ai criteri tecnici, Fran Soto ha enfatizzato l’importanza di “continuare a essere arbitri in campo”, in modo che sia l’arbitro a decidere autonomamente, senza assistenza dal VAR.
Si desidera che l’intervento sia ridotto al minimo, poiché nelle stagioni precedenti è stato eccessivo. Le indicazioni sono di intervenire solo in caso di errori evidenti. Questo è stato ribadito anche da Prieto Iglesias, il responsabile del VAR, che ha sottolineato l’importanza del principio “minima intervento, massimo beneficio”. Fran Soto ha poi elencato alcuni valori fondamentali: impegno, passione, prossimità, professionalità, rigore, modernità, trasparenza e supporto incondizionato al settore. Ha anche annunciato che a partire dalla prossima settimana visiterà tutti i club della Primera e della Segunda. Riguardo a Eduardo Prieto Iglesias, ha presentato un gruppo VAR PRO composto da 15 membri per aumentare la specializzazione e facilitare un’uniformità nei criteri. Ha inoltre confermato che un nuovo gruppo di analisti di VAR sarà implementato per garantire una valutazione costante, effettuando test su protocollo, concentrazione, visione spaziale, reattività e tempi decisionali. Le designazioni per il VAR saranno basate sulle performance in base a queste valutazioni. Inoltre, è stato introdotto un piano strategico per il VAR articolato su tre assi: motivazione, competitività e professionalità. David Fernández Borbalán, direttore tecnico, ha posto l’accento sull’importanza di avere linee guida comuni, pur riconoscendo che “non esistono due azioni identiche”. Infine, Marta Frías, la nuova responsabile delle relazioni istituzionali, ha evidenziato l’introduzione del VAR FVS (Football Video Support) nella Liga F e nella Prima RFEF, con riferimento ai criteri già illustrati in questo giornale riguardo al numero di telecamere, la figura del quarto arbitro e i controlli di ogni squadra.