Chi si occupa di valutare la performance arbitrale durante la partita tra Levante e Barcellona? Da una parte ci sono l’osservatore delegato, l’osservatore TV e la Commissione Tecnica, i quali analizzano l’operato di Hernández Hernández. Dall’altra parte, la stessa Commissione insieme al team di analisi VAR esamina la situazione dal VOR.
Il secondo incontro della squadra campione in carica ha nuovamente sollevato delle controversie arbitrarie, questa volta penalizzando il Barcellona a causa di un fallo di mano di Alejandro Balde poco prima dell’intervallo, sanzionato con un rigore. Tale decisione è stata presa dall’arbitro principale Alejandro Hernández Hernández, avvisato dalla sala VOR attraverso il collega specializzato in materia, Jorge Figueroa Vázquez.
È opportuno fare riferimento alla circolare numero 3 inviata solo dieci giorni fa dagli organi arbitrali, che fornisce indicazioni riguardo alle infrazioni di mano. Secondo tale documento, si considera infrazione la “mano in posizione antinaturale”, definita come: “Giocatore che utilizza braccio o mano per occupare uno spazio maggiore, correndo un rischio e, di conseguenza, interrompe il passaggio di un avversario o un tiro in porta, ecc.” Inoltre, la circolare specifica che questi casi si riferiscono a situazioni in cui la mano o il braccio sono chiaramente distaccati e lontani dal corpo. Al contrario, non si considera fallo di mano quando “le mani sono vicine al corpo”. La questione è: chi si occuperà ora di valutare le prestazioni dell’arbitro di campo e del direttore di gara VAR in vista di future assegnazioni? Un aspetto importante della performance di Hernández Hernández dipende dall’opinione del delegato informatore arbitrale, presente sabato scorso allo Stadio Ciutat de València. In questo caso, il delegato era l’ex arbitro Vicente Lizondo Cortés, come risulta dalla designazione ufficiale.
Secondo quanto riportato dal Comitato Tecnico degli Arbitri il 15 agosto, la valutazione complessiva di un arbitro si compone per il 45% dell’analisi fornita dall’informatore con l’assistenza dell’intelligenza artificiale (IA). In questo contesto, l’IA, ancora da attuare, rappresenta il 40% della valutazione, mentre il 60% restante si basa sul rapporto dettagliato del delegato che esamina vari aspetti, tra cui tecniche, disciplina, gestione della partita, posizionamento, forma fisica e interazione con giocatori e allenatori. Un ulteriore 20% della valutazione dell’arbitro canario e internazionale è affidato al team di TV observer, composto da 13 analisti che esaminano le partite in televisione. Questo gruppo si riunisce ogni settimana per allineare i criteri di valutazione, assicurando coerenza tra i giudizi espressi. Inoltre, un altro 20% è assegnato all’analisi della Commissione Tecnica, guidata da David Fernández Borbalán, che valuta regolarmente le prestazioni arbitrali rivedendo tutti gli incontri. Oltre alla precisione tecnica, questa commissione considera anche la visibilità dell’arbitro e il suo contributo alla competizione. Per quanto riguarda il VAR, fino al 55% della valutazione si basa sulla cosiddetta affidabilità. Nel caso dell’arbitro di VAR, il 20% è influenzato dalla valutazione dei rapporti che prendono in considerazione aspetti tecnici relativi all’analisi delle azioni tramite il VOR, alla gestione delle revisioni in campo (OFR) e a quelle situazioni rilevanti segnalate dall’analista VAR, tenendo conto del livello di difficoltà della partita. Fino al 55% della valutazione è quindi legato all’affidabilità nelle decisioni prese.
I dati riguardanti le azioni valutate durante le revisioni sul campo, come quella tra Levante e Barça, vengono analizzati, considerando le percentuali di correttezza. Si considerano anche i tassi di successo nelle operazioni di controllo e validazione delle situazioni complesse per l’analista e il comitato tecnico. Queste operazioni sono gestite dal nuovo gruppo di analisti VAR istituito dal CTA per questa stagione, come riportato in precedenza su MD, e guidato da Eduardo Prieto Iglesias, responsabile della tecnologia. Il team include anche Alfonso Alvárez Izquierdo, Alfonso Baena Espejo, Antonio Cerezo Parfenof, Francisco García Sabuco, Gorka Sagués e Aitor Gorostegui Fernández. Inoltre, un ulteriore 20% delle valutazioni è attribuito alla Commissione Tecnica, che analizza il lavoro degli arbitri, portando in considerazione fattori come i protocolli di comunicazione, l’uso razionale delle telecamere e il tempo impiegato per le decisioni.