Attendo notizie in merito alla situazione a Gaza e in Ucraina, sperando che non ci siano più problemi. Questo è ciò di cui il mondo ha bisogno. Nel frattempo, noto che questo weekend coincide con l’inizio dei campionati europei, eccezion fatta per quello inglese, ed è interessante vedere come le cose siano cambiate nel tempo.
Se non fosse per le gare delle nazionali, saremmo già alla quarta giornata. Una volta, quando un incontro della Liga spagnola si disputava il sabato alle 20:00, i ristoratori si mobilitavano per protestare, lamentando i danni alle loro attività, arrivando persino a organizzare manifestazioni.
Ora, invece, vediamo partite trasmesse in orari bizzarri e quasi ogni giorno. Solo questa settimana ho assistito a match della Liga brasiliana in diretta, un aspetto che trovo positivo per monitorare questo mercato e limitare l’arrivo di “crack” brasiliani che poi non riescono a indossare la nostra maglia. Il Barcellona ha avuto un inizio di stagione particolare. Non è consueto affrontare tre partite consecutive in trasferta con risultati variabili e un gioco che in alcuni momenti ricordava quello della scorsa stagione, mentre in altri era confuso. Questo ha suscitato le lamentele di Flick, un allenatore generalmente discreto, che potrebbe essere disorientato da ciò che sta accadendo alla sua squadra in questa fase iniziale. Non c’è motivo di allarmarsi, la stagione è lunga. Tuttavia, è evidente che ogni anno le squadre necessitano di ritocchi, e per il Barça la mancanza di un difensore fondamentale come Íñigo Martínez è una chiara lacuna. Per Flick sarà difficile trovare una soluzione con gli stessi giocatori a disposizione, considerando che le condizioni economiche del club non consentono di fare acquisti di qualità.
Una delle questioni in discussione riguarda Rashford, calciatore inglese che potrebbe offrire diverse opzioni al nostro attacco. Tuttavia, ho qualche riserva su questo aspetto, poiché non credo possa incidere significativamente sul nostro centrocampo o sulla nostra difesa. È fondamentale esercitare pazienza. I risultati dell’anno scorso sono una testimonianza del potenziale di questo team e non sarebbe equo iniziare il nuovo anno mostrando incertezze sul futuro della squadra. Ho sentito che il presidente si trova in Asia, ma non sono certo se sia per questioni personali oppure di rappresentanza. Spero che non annunci un nuovo accordo commerciale simile a quello africano, ne abbiamo già diversi.
La nazionale spagnola ha recentemente visitato Bulgaria per un match da qualificazione per il Mondiale. Avrei voluto essere presente all’incontro, dato che conservo bellissimi ricordi dai tempi dei trasferimenti di giocatori come Stoichkov, Kostadinov e Penev. Oggi, il calcio bulgaro sta affrontando una crisi simile a quella vissuta dagli ungheresi. Negli anni ’50, disponevano di talenti come Kocsis, Kubala, Puskás e Czibor, ma poi sono progressivamente scomparsi dai palcoscenici internazionali. La Spagna ha ottenuto una vittoria convincente e Hristo ha svolto il ruolo di ambasciatore per la delegazione guidata da Rafael Louzán, che ha avuto l’opportunità di visitare il museo del nostro grande campione a Sofia, accompagnato da alcuni dirigenti, e sono rimasti molto colpiti dall’ospitalità di Hristo. Sono contento che la squadra nazionale continui a ottenere successi.