Il Barcellona guidato da Hansi Flick ha inflitto una storica sconfitta (6-0) al Valencia, nel giorno del tributo a Johan Cruyff e alla Masia, presso l’Estadi Johan Cruyff. La serata è stata da ricordare per il gioco spettacolare, le reti di alta qualità e il notevole contributo dei giovani talenti, che hanno reso questa notte davvero speciale.
Fermín si è imposto come il protagonista indiscusso, realizzando due splendidi gol, uno dei quali con un tiro straordinario che ha trovato l’angolo della rete. La sua capacità di inserirsi è stata fondamentale, facendo esultare il pubblico più volte. Anche i difensori Eric e Cubarsí si sono distinti, mostrando solidità in retroguardia e contribuendo all’impostazione del gioco, con un assist del giovane centrale che ha aperto le marcature.
Raphinha è subentrato nel secondo tempo, facendosi notare con due gol frutto del suo opportunismo e della sua potenza. Il brasiliano ha dimostrato il suo valore dopo essere partito dalla panchina, rivelandosi decisivo in attacco. Lewandowski, sempre presente, ha segnato altre due reti, con Dani Olmo che ha offerto un assist per il quinto gol e ha partecipato attivamente alle azioni offensive. La partita ha anche avuto un momento toccante con il rientro di Marc Bernal dopo oltre un anno di infortuni, accolto da una standing ovation e autore di un assist a Lewandowski, chiudendo così una storia di resilienza che ha colpito i tifosi. Infine, anche Marc Casadó ha fatto il suo ritorno nel centrocampo, fornendo equilibrio e leadership. Sebbene Flick non abbia potuto contare su Lamine Yamal, Frenkie de Jong, Balde e Gavi, la squadra ha saputo riorganizzarsi con diverse novità. Nonostante le difficoltà, il Barcellona ha mostrato il suo carattere: pressing immediato, ritmo elevato e dominio del gioco, mentre il Valencia non ha mai avuto chance di reazione.
Il pubblico, che ha riempito lo stadio Johan Cruyff, ha festeggiato un trionfo convincente che aumenta l’autostima per l’imminente debutto in Champions contro il Newcastle.