Claudio Giráldez, allenatore del Celta de Vigo, ha lasciato il campo con la sensazione che la sua squadra potesse ottenere un risultato migliore in una partita contro l’Atlético di Madrid, chiusa con un pareggio, come ha ammesso durante la conferenza stampa.
Riflessioni sulla gara
“Non avevo un’idea precisa del match prima di iniziare e la situazione non è cambiata ora. Credo che abbiamo mostrato un netto dominio nel gioco quando eravamo in undici contro undici, piuttosto che quando eravamo in superiorità numerica.
Sappiamo che l’Atlético è molto solido in fase difensiva, e sono abituati a difendere in modo compatto. Questo è accaduto anche lo scorso anno in diverse occasioni, e anche in questa stagione si è verificato, complici la loro aggressività in fase difensiva”.
Situazione prima dell’espulsione
“Abbiamo saputo interpretare meglio il piano di gioco quando eravamo in parità numerica; quando eravamo undici contro undici, avevamo chiaro come colpirli e come superare la loro pressione. Questo avversario tende a marcarti a uomo e non sono riusciti a farlo per tutta la partita”.
Impressioni sullo sviluppo del gioco
“Sono soddisfatto dei progressi mostrati rispetto a problematiche emerse in altre partite. Siamo riusciti ad avvicinarci alla loro porta, abbiamo cercato di attaccarli nella loro fase difensiva, controllando gran parte del gioco in parità numerica. Tuttavia, siamo stati eccessivamente emotivi in attacco. Nella prima metà del secondo tempo, ci siamo mossi in modo troppo prevedibile, senza audacia per entrare in area, e nei momenti finali abbiamo agito più con il cuore che con razionalità”.
Considerazioni finali
“Quando hai un uomo in più e non riesci a esprimere il calcio che desideri, non puoi sentirti soddisfatto, e questo vale anche per me. Me ne vado frustrato perché abbiamo sprecato troppe azioni e momenti nella seconda parte. Ho la sensazione che abbiamo competito bene contro l’Atlético. Sento di aver perso un’occasione, poiché avremmo potuto vincere se avessimo gestito meglio l’attacco in inferiorità numerica”.
