Pau López ha avuto un ruolo chiave nella vittoria del Real Betis, parando un rigore calciato da Puado al minuto 103, in un match intenso e controverso. Durante il gioco, è stato fischiato più volte dai tifosi rivali, che non hanno dimenticato la sua partenza verso il Betis con un contratto resciso.
“La partita è stata molto equilibrata, e durante il primo tempo non ci sono state molte occasioni. Hanno segnato da un angolo, ma poi ci siamo ripresi e abbiamo cominciato a giocare, sentendo di poter cambiare il corso del match. Alla fine, è andata bene per noi”, ha dichiarato il portiere bético a DAZN.
Prima del rigore, Pau ha messo in atto le sue strategie da portiere esperto, spruzzando acqua sul pallone e cercando di ritardare il più possibile il tiro per mettere ansia a Puado: “Ho provato ad allungare i tempi. Quando l’arbitro fischia il rigore, il attaccante deve affrontare una pressione enorme, quindi ho cercato di farmi portare via il tempo, così lui doveva riflettere su dove calciare. Mentre gli altri discutevano con l’arbitro, io e lui abbiamo parlato su come potrebbe tirare e ho deciso di tuffarmi a sinistra, visto che nell’ultimo rigore era andato al centro e prima ancora l’aveva sbagliato”. Inoltre, Pau ha parlato della sua reazione dopo la parata, voltandosi verso i tifosi e portando le mani alle orecchie: “Se qualcuno si è sentito offeso dalla mia celebrazione, mi scuso, è stato un momento carico di emozioni e a volte è difficile mantenere il controllo”.
Desideravo commemorare il momento e, se ci fosse stato qualche gesto inappropriato, voglio porgere le mie scuse pubblicamente. Ho un legame speciale con questo club, avendo già giocato qui prima di unirmi al Betis, e gli auguro solo il meglio per il futuro. Tuttavia, devono comprendere che si trattava di una situazione cruciale e, se avessi parato il rigore, avremmo vinto. Era fondamentale esprimere la mia gioia in quel frangente.
