Un’interruzione di lavoro di 30 secondi può essere considerata una forma di protesta illegale?

In attesa di approfondire la decisione dei capitani di fermare la partita per 30 secondi come forma di protesta, in riferimento al Villarreal-Barça a Miami, ci si interroga sugli effetti di tale scelta nei dieci incontri di Prima Divisione, incluso quello di oggi tra Oviedo ed Espanyol (ore 21).

Tale iniziativa potrebbe essere considerata una forma di sciopero illegittimo, poiché, sebbene si tratti di un’interruzione breve, essa si basa su uno sciopero che avrebbe dovuto seguire procedure legali stabilite. Il protocollo per la convocazione di uno sciopero richiede la maggioranza dei membri legittimati (sindacati, comitato aziendale o lavoratori in assemblea), la notifica scritta all’azienda e all’autorità competente con un preavviso di cinque giorni.

La comunicazione deve specificare il motivo, la durata e il contesto dello sciopero. Come riporta Mundo Deportivo, se i capitani delle squadre decidessero all’unanimità di effettuare questa interruzione, LaLiga sarebbe costretta a presentare una denuncia per la mancata osservanza delle procedure legali. Che ripercussioni avrebbe questo sulla partita? Se tale situazione si verificasse, i due team dovrebbero in anticipo informare l’arbitro di quanto accadrà, per garantirne la massima consapevolezza. Di conseguenza, quando si verificherà questa interruzione, l’arbitro si limiterà ad attendere il tempo in cui i giocatori non sono in gioco e successivamente recupererà quel periodo di stasi. Inoltre, è consueto che il tutto venga registrato nel referto come un incidente avvenuto durante il match per ufficializzare l’accaduto.

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