Pareggio emozionante, di sollievo ma evidentemente insoddisfacente per la Real Sociedad a Vigo, grazie alla rete di Soler all’89’. Non è riuscita a evitare l’imboscata del 1-1 del Celta (che sono già sette) nonostante abbia giocato per un’ora con un uomo in più e fosse nettamente più forte sia contro 11 che contro 10, creando innumerevoli chiare occasioni da gol, la maggior parte delle quali non convertite.
La squadra di Sergio porta a casa un punto che lascia dubbi sul suo valore, evidenziando nuovamente il grave problema di non saper difendere in modo adeguato su azioni specifiche come quella del gol avversario, un errore inaccettabile, e di non riuscire a segnare sia contro una formazione debole che quando si è nettamente superiori.
I txuri urdin, con soli sei punti su 27 disponibili, si trovano ancora in fondo alla classifica, ora a pari merito con Girona e Oviedo, e non riescono a risollevarsi dopo un anno e sette mesi. Tutto indica che Sergio Francisco riesca a evitare l’esonero, ma la situazione rimane molto critica.
Modifiche nella formazione
Sergio ha scelto di cambiare il modulo per riequilibrare le forze con il Celta, approfittando dell’assenza di Kubo. Ha schierato un centrocampo a doppia diga con Yangel, al debutto, una linea difensiva a cinque con libertà per Sergio Gómez e Aihen più accentrato, mentre Barrene e Brais hanno supportato Oyarzabal. Era un 5-2-3 senza palla, mentre con palla si traduceva in qualcosa di diverso con quattro in difesa. Due sostituzioni rispetto alla partita contro il Rayo, con Guedes e Soler fuori.
Un’altra doccia fredda
Il team ha fatto huddle sul campo verde prima di concludere il riscaldamento, consapevole dell’importanza della partita. La strategia iniziale ha funzionato, poiché la Real ha cominciato a pressare il Celta nella propria area, con marcature quasi individuali. Ha recuperato palla in diverse circostanze pericolose, creando opportunità, ma senza riuscire a segnare. Sergio Gómez ha brillato nei suoi cross. Oyarzabal ha colpito di testa fuori bersaglio sul secondo palo. Yangel, dopo aver rubato palla, ha tirato da lontano verso la porta. La Real era ben disposta in campo, ma un po’ sbilanciata, e dopo un primo avvertimento, è arrivato il colpo mortale al ventesimo minuto. Il Celta ha eseguito un’azione studiata, allontanando un Caleta-Car poco reattivo grazie a Borja, che ha servito per la corsa di Mingueza. Quest’ultimo ha superato Aihen in velocità, mettendo in area un pallone perfetto per Zubeldia, permettendo a Durán di segnare il 1-0 facilmente, il suo terzo gol contro la Real in cinque partite da professionista.
Sono subentrati i nervi, come era prevedibile. Il Celta ha guadagnato fiducia, ma poco a poco la Real ha ritrovato il suo equilibrio e ha iniziato a crearsi nuove opportunità. Ha avuto chiare possibilità di pareggio. Yangel Herrera è entrato liberamente su un corner battuto magnificamente da Brais, ma il suo colpo di testa è finito alto. Lo stesso è accaduto a Oyarzabal, sul secondo palo, dopo un brillante passaggio di Sergio, che aveva battuto rapidamente un altro corner corto.
La Real Sociedad si trovava in uno stato d’incertezza, soprattutto Oyarzabal, ma poco prima dell’intervallo, una possibilità si stava per presentare grazie a un’espulsione. Il momento decisivo si verificò durante un calcio d’angolo. Starfelt ricevette un cartellino rosso per doppia ammonizione a causa di un fallo su Yangel, che si era reso protagonista di un contatto a gioco fermo dopo che Aramburu aveva atterrato un altro avversario. Sebbene il rinvio del gioco fosse in atto, la manovra del difensore del Celta era decisamente scorretta, lasciando così la Real con un uomo in più per i restanti 45 minuti. Radu riuscì a neutralizzare un tentativo di gol olimpico di Brais, concedendo infine il calcio d’angolo.
Nel secondo tempo, la squadra di Giráldez apportò un cambiamento posizionando un difensore al posto di un centrocampista, cercando di organizzarsi meglio. La Real tornò in campo con grande determinazione, dominando completamente la fase finale del match. Barrenetxea si dimostrò reattivo, rubando palla nella metà avversaria e servendo Oyarzabal, che siglò un gol poi annullato per fuorigioco dal VAR. Subito dopo, Barrene tornò a farsi vedere, creando un cross pericoloso con il piede sinistro. La Real mostrava segni di vitalità, e il numero ‘7’ sembrava sempre in forma. Sergio, abile nel fornire assist, tentò di servire nuovamente Barrene, ma Radu intervenne nuovamente con un salvataggio decisivo. Con l’ingresso di Guedes e Soler, la formazione si adattò sfaldando la linea difensiva a cinque, mentre Karrikaburu e Zakharyan si unirono a Marín sulla fascia, creando confusione nella retroguardia avversaria.
La squadra basca si stava proiettando in avanti verso la porta difesa da Radu. Soler ha tentato un tiro da fuori area, mentre Karrikaburu, grazie a un ottimo passaggio di Zakharyan, ha cercato di segnare da vicino, ma Radu è stato pronto a intervenire. In un’azione confusa, Karrikaburu, a terra, ha bloccato il tiro di Zubeldia, evitando che arrivasse in rete. Tuttavia, la fortuna sembrava non sorridere alla Real. Il portiere rumeno ha compiuto un prodigio, parando un colpo di Karrikaburu in rovesciata e successivamente una conclusione di Oyarzabal, che era in procinto di cadere. Con la squadra in avanti, El-Abdellaoui ha avuto un’opportunità in contropiede, ma ha sparato fuori in uno sprint in solitario.
La Real si trovava ad affrontare una difesa ostinata, ma continuava a creare occasioni. Alla fine, il duro lavoro è stato ripagato. Oyarzabal ha passato la palla a Guedes sulla fascia destra, il quale ha superato un difensore e ha inviato un cross preciso in area. Soler, in corsa e con grande determinazione, ha colpito di testa inviando la palla in rete, riuscendo finalmente a superare Radu. Non c’è stato tempo per ulteriori azioni e la partita si è conclusa con un pareggio, che, sebbene non soddisfacesse completamente nessuno, ha lasciato un sapore più dolce a Donostia, dove si temeva una nuova sconfitta.