Il Valencia si prepara per una partita fondamentale lunedì a Mendizorroza. È tempo di agire e reagire, per interrompere una spirale negativa. La squadra guidata da Carlos Corberán, con soli due punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ambisce a conquistare un successo che possa riaccendere il loro spirito competitivo e sciogliere le incertezze accumulate dopo aver ottenuto solo un punto nelle ultime tre partite.
Durante la pausa, Corberán ha focalizzato l’attenzione sulle situazioni da fermo, che si sono rivelate un vero incubo, visto che hanno subito ben quattro gol in tre match, e ha sottolineato l’importanza della “maturità competitiva” richiesta ai suoi giocatori: saper soffrire e mantenere alta la concentrazione fino all’ultimo minuto.
L’allenatore dovrà fare i conti con le assenze di Mouctar Diakhaby e Dimitri Foulquier, entrambi infortunati, e José Copete e Thierry Rendall saranno chiamati a sostituirli. Non saranno disponibili neanche Largia Ramazani e Filip Ugrinic. Dall’altra parte, il Alavés arriva con grande fiducia dopo la vittoria su Elche e si dimostra sempre agguerrito al Mendizorroza. La squadra di Eduardo Coudet, che occupa una posizione centrale in classifica, si distingue per il suo solido approccio difensivo e per il lavoro di squadra che il tecnico argentino è riuscito a instillare, avendo come unica assenza Garcés, fermato dalla FIFA, e potendo quindi schierare la sua formazione titolare. Questo incontro metterà alla prova le necessità del Valencia e la solidità dell’Alavés. Per i blanquinegros, Mendizorroza rappresenterà un banco di prova utile a verificare se il lavoro svolto durante la pausa inizia a dare risultati o se l’ansia continua a pesare più del gioco stesso. Una vittoria segnerebbe il primo successo in trasferta di questa stagione e porrebbe fine a un’assenza di vittorie a Vitoria che dura da otto anni.
Probabili formazioni: Alavés: Sivera; Otto, Tenaglia, Pacheco, Yusi; Blanco, Ibáñez; Vicente, Rebbach o Aleñá, Toni Martínez; e Lucas Boyé. Valencia: Agirrezabala; Thierry Rendall, Copete, Tárrega, Gayà; Luis Rioja, Javi Guerra, Pepelu o Santamaría, Diego López; Danjuma e Hugo Duro.