Perché il VAR non è intervenuto nella controversa espulsione di Nyom?

Continua a generare polemiche l’espulsione avvenuta ieri sera di Nyom, calciatore del Getafe, durante l’episodio che ha coinvolto Vinicius al minuto 79 della partita. La decisione dell’arbitro Munuera Montero è stata registrata nel referto ufficiale con la seguente motivazione: “per aver colpito con eccessiva forza il viso dell’avversario, mentre il pallone era in gioco, sebbene non fosse a distanza per essere giocato”.

La questione che si pone è: perché il VAR non ha invitato l’arbitro a rivedere l’azione sul monitor? Nella sala VAR vi era il fischietto asturiano Pablo González Fuertes. Non è intervenuto in quanto il responsabile del VAR ha ritenuto che non ci fosse un errore evidente e palese nella decisione dell’arbitro di campo.

Solo nel caso di un’azione dubbia, si sarebbe potuto consigliare all’arbitro di controllare. Infatti, è interessante notare che esiste un precedente di questa stagione in cui è coinvolto anche il Real Madrid. Nella prima partita del team bianco al Santiago Bernabéu contro l’Osasuna, si è verificata un’azione finale tra Gonzalo e David Bretones. L’arbitro cantabrico Adrián Cordero ha estratto il cartellino rosso in un episodio con Gonzalo García, annotando nel referto: “Al minuto 94, il giocatore Bretones Cruz, Abel è stato espulso per: Aver colpito con il braccio il volto di un avversario, con uso eccessivo della forza, impedendo così il suo movimento, con il pallone in gioco”. In quel frangente, Daniel Trujillo Suárez si trovava nella sala VOR ma non ha invitato l’arbitro di campo a rivedere l’accaduto. Di fatto, non c’era un errore evidente e palese che giustificasse l’intervento del VAR, soprattutto quest’anno, dove le direttive indicano una ridotta interferenza del VAR e la preferenza per le decisioni degli arbitri di campo.

Fonti arbitrali contattate da questo giornale hanno confermato la situazione. Riguardo al caso di Abel Bretones, il giocatore è stato multato pochi giorni dopo dal Comitato di Disciplina, ricevendo due giornate di squalifica in base all’articolo 130, che tratta della violenza nel gioco. Questo articolo stabilisce che “un comportamento violento in occasione del gioco, purché non porti a conseguenze dannose ma crei un rischio, sarà punito con una sanzione che può variare da uno a tre incontri o fino a un mese”. Tale decisione è stata confermata il giorno successivo dalla Commissione d’Appello e successivamente mantenuta dal TAD, come riportato in MD durante la sua pronuncia del 6 settembre. Pertanto, il calciatore del Getafe è a rischio di una sanzione simile dopo l’espulsione di ieri sera.

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