Un imprenditore di Siviglia, l’ex consigliere Antonio Lappí, ha presentato un’offerta ai principali azionisti del Sevilla FC per acquisire il controllo della squadra, attualmente in una profonda crisi a livello istituzionale, economico e sportivo. Lappí, supportato da un altro imprenditore locale, Federico Quintero, fondatore di El Desmarque, sta cercando di persuadere i maggiori azionisti del club, iniziando da José María del Nido Benavente, che detiene il 25% delle azioni, il gruppo Sevillistas de Nervión, composto da José Castro e dalla famiglia Alés e Guijarro, la famiglia Carrión e il gruppo americano che detiene circa il 14%.
Sebbene l’importo offerto per ogni azione non sia stato reso noto, l’operazione risulta complessa a causa dell’enorme investimento richiesto e degli accordi tra gli azionisti, i quali comprendono diritti di trascinamento e pesanti penalità in caso di violazione.
Questa cosiddetta “terza via” è inoltre ostacolata dalla concorrenza di vari fondi di investimento esteri, che stanno avanzando proposte significativamente superiori, fino a 3.000 euro per azione. In particolare, durante la partita contro il Barcellona, si sono intensificati i rumors sulla presenza di quattro alti dirigenti di Goldman Sachs, il colosso finanziario americano, nel palco che ha forti prestiti concessi a diversi club spagnoli, incluso il Sevilla, a cui è stato erogato un credito di 108 milioni di euro.
Antonio Lappí, che è al timone di quella che viene definita la ‘terza via’, sta cercando di attrarre Monchi, un suo grande amico e fidato collaboratore di Del Nido Benavente. Monchi ha confermato di avere grande stima per Lappí e Quintero, definendoli “professionisti di alta reputazione”, e ha sottolineato che uno è un “amico” e l’altro è come un “fratello” per lui. Recentemente, Monchi ha lasciato il suo ruolo all’Aston Villa e attualmente è impegnato nella creazione di un nuovo club nella sua città natale, dove riveste il ruolo di presidente.