La Cartuja rappresenta il modello da seguire per superare il ‘sindrome del visitatore’ dell’Atletico

L’Atlético de Madrid ha impiegato sette partite per conquistare la sua prima vittoria casalinga di questa stagione. È evidente che la posizione della squadra in questo momento non è all’altezza delle aspettative iniziali, e gran parte di ciò è attribuibile alle prestazioni del club lontano dal Metropolitano, sia in Liga che in Champions.

Questo problema è stato talmente evidente che Diego Pablo Simeone, l’allenatore, non ha esitato a riconoscerlo. Prima della partita alla Cartuja, ha dichiarato che esisteva una difficoltà: “È un tutto. Quando un gruppo non riesce a mantenere costanti le prestazioni in trasferta, sono già più di dieci le partite in cui non ottiene risultati.

Esiste un modello da seguire per migliorare, che include diversi aspetti (giocare in casa, l’intensità, la fiducia dei calciatori…). C’è un tasto che non abbiamo ancora premuto; non capita solo a noi, la maggior parte delle squadre perde punti in trasferta. Per competere nei posti che contano, è necessario avere quella costanza che ci manca.” Tuttavia, la partita contro il Betis, come successo la scorsa stagione, potrebbe rappresentare un punto di svolta. L’Atlético ha dimostrato di possedere un modello di gioco adatto per le trasferte, specialmente nella prima frazione. Sebbene Simeone abbia cercato di minimizzare la questione post-partita, è innegabile che la squadra ha mostrato due facce distinte. La prima, robusta, dinamica e incisiva, e una seconda in cui ha dovuto sopportare momenti di difficoltà, in cui solo Jan Oblak, con tre interventi decisivi, ha impedito che l’Atlético finisse di nuovo senza vittorie lontano da casa. “Con l’Espanyol abbiamo disputato un ottimo primo tempo, così come contro il Mallorca. Oggi siamo riusciti a ripeterlo, aggiungendo anche i gol.”

Al termine della partita, l’allenatore dell’Atlético ha sottolineato l’importanza della determinazione nel raggiungere la vittoria. Tuttavia, è innegabile che il Betis ha tentato la fortuna con ben 17 tiri, di cui cinque diretti verso la porta del portiere sloveno. La maggior parte delle conclusioni sono arrivate nella seconda frazione di gioco. È evidente che il modello da seguire dovrebbe essere quello mostrato nel primo tempo, durante il quale l’Atlético ha subito poco e ha colpito con astuzia, energia e intensità. Nel spogliatoio, ci si riferisce alla sfida contro il Sevilla come al modello da emulare per evitare ulteriori difficoltà lontano dal Metropolitano, considerando che fino a quel momento si erano registrate tre pareggi e tre sconfitte in sei incontri. Baena ha osservato: “Ritengo che abbiamo lavorato bene nelle partite precedenti, cercavamo sempre di vincere ma non ci siamo riusciti. Questo è il percorso giusto; oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro. Speriamo che questo sia un punto di svolta”. Jan Oblak ha aggiunto: “Una vittoria fondamentale e sudata. Speriamo di continuare su questa strada”.

Simeone elogia a Baena, describiéndolo como un talentoso distinto, mientras que el jugador asume el desafío diciendo: “Este es solo el comienzo de muchos más”

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