L’attuale pausa per impegni internazionali offre ai calciatori dell’Atlético de Madrid l’opportunità di lavorare con calma sotto la guida di Diego Pablo Simeone. Alcuni di loro, invece, possono accumulare minuti giocando con le loro nazionali e, in un certo senso, dimostrare il loro valore in relazione alla loro posizione nel club colchonero.
Tra questi c’è Giacomo Raspadori, considerato fondamentale da Gennaro Gattuso, ma che ha visto diminuire il suo ruolo con il Cholo nelle ultime settimane. Sebbene il tecnico italiano abbia effettuato delle rotazioni, Raspadori non è stato escluso dalla lista per la partita di qualificazione al Mondiale contro la Moldavia, segno della sua fiducia in lui.
Per il giovane attaccante, la nazionale è diventata un ambiente dove può esprimersi, a differenza della situazione all’Atlético, dove ha visto ridotto il suo impiego. Dall’inizio della stagione, quando Simeone gli ha dato più fiducia rispetto ad altri giocatori offensivi, fino a giungere al recente periodo in cui ha accumulato soltanto 12 minuti in sette gare.
Raspadori ha giocato otto minuti contro l’Osasuna e quattro contro il Sevilla, ormai con il risultato già deciso. Questo scenario è in netto contrasto con la sua esperienza durante l’ultima pausa per le nazionali, quando ha vissuto un momento di forma, giocando per 53 minuti e partendo titolare contro il Liverpool, e poi per 62 minuti contro il Mallorca; ha anche ottenuto una titolarità di 55’ contro l’Eitracht, l’ultima per ora, e altri 17 minuti contro il Rayo Vallecano. Inoltre, per il match contro la Moldavia, Raspadori ha ottenuto la terza titolarità consecutiva con l’Italia, dopo essere stato schierato da Gattuso nei due incontri di ottobre contro Estonia e Israele. Il tecnico della nazionale considera Raspadori versatile, capace di ricoprire sia il ruolo di esterno che quello di attaccante, e lui ha risposto con due reti e due assist.
In Italia, il calciatore sente la mancanza dei brevi intervalli di gioco che ha avuto con l’Atlético de Madrid in Spagna. Tuttavia, ha dovuto affrontare la concorrenza di Thiago Almada, l’ascesa di Nico González sulla fascia sinistra e il rientro di Álex Baena, che hanno limitato le sue possibilità di impiego.

