Manuel Pellegrini ha ottenuto la sua prima vittoria come allenatore del Real Betis al Sánchez-Pizjuán, segnando un importante successo contro il Sevilla FC. Questo trionfo segue l’ultimo derby vinto a marzo dell’anno scorso, un risultato che la squadra verdiblanca non otteneva dal 1995.
“Non ha molta importanza che sia la mia prima vittoria, i tifosi del Betis avevano davvero bisogno di un successo del genere. Era passato molto tempo dall’ultima volta che abbiamo vinto in questo stadio. Inoltre, questi tre punti sono fondamentali per continuare a puntare in alto nella classifica.
Dal punto di vista emotivo, per i tifosi, una vittoria come questa vale nove o dodici punti, visto che il suo significato si allunga fino al prossimo derby”, ha dichiarato Pellegrini dopo il match.
L’allenatore ha sottolineato che il segreto del successo risiedeva nel miglioramento del possesso palla nella seconda frazione.
Nel primo tempo, la squadra ha giocato con troppa frenesia: “Abbiamo disputato una partita corretta, intensa nel primo tempo, ma a causa di questa elevata intensità, abbiamo accelerato troppo col pallone. Abbiamo creato poche occasioni, anche se quelle che abbiamo avuto erano abbastanza chiare. Nella ripresa, però, abbiamo migliorato passando il pallone con più precisione, mantenendo l’intensità nella fase di recupero e abbiamo realizzato due gol, con almeno altre due o tre chance nette”.
Il tecnico cileno ha espresso il suo dispiacere per gli scontri tra il pubblico che hanno costretto l’arbitro a interrompere la partita: “È stato davvero triste. Ho ripetuto più volte che il derby rappresenta un grande valore per Siviglia e merita il massimo rispetto nei confronti degli avversari. La passione deve rimanere limitata al campo e non sfociare in atti di violenza o nel lancio di oggetti. Purtroppo, è accaduto quanto temevamo; l’arbitro ci ha comunicato che doveva fermare il gioco per dieci minuti, in attesa che la polizia gestisse la situazione con le persone che lanciavano cose. È stata una conclusione amara per un derby che deve onorare veramente la città di Siviglia.”
