Il centrocampista spagnolo Saúl Ñíguez, che ha vestito la maglia dell’Atlético de Madrid, è diventato questo fine settimana il secondo giocatore spagnolo a sollevare la Copa Libertadores. Originario di Elche, ha espresso la sua sorpresa per varie esperienze in questa nuova fase della sua carriera, in particolare per il sostegno che ha ricevuto dai tifosi del Flamengo.
Saúl ha messo in evidenza l’intensità e l’ampiezza dell’affetto riservato al club carioca, un sentimento che supera qualsiasi sua esperienza passata. “Non avevo mai vissuto qualcosa di simile, a questo livello. Provengo dalla migliore tifoseria d’Europa, quella dell’Atlético de Madrid.
Tuttavia, ciò che ho visto qui a Rio è indescrivibile… La CONMEBOL permette di avere metà stadio occupato dai sostenitori avversari; altrimenti, lo riempiremmo totalmente”, ha dichiarato il calciatore.
Anche se non è sempre un titolare, Saúl ha avuto un ruolo costante nella squadra, accumulando due assist in 21 gare, e ha ritrovato vecchi compagni come Samuel Lino e Jorginho, oltre a stabilire un forte legame con l’allenatore Filipe Luís, suo ex compagno all’Atlético.
Il giocatore ha riconosciuto la tough della stagione e le sfide del Campionato Brasiliano, ma ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra, che potrebbe portare il Flamengo a conquistare il titolo di campione di lega il prossimo fine settimana. “È davvero qualcosa di speciale! E molto meritato per il club, i giocatori e i tifosi. Non è stato un anno facile. E non dobbiamo dimenticare che mercoledì abbiamo un’altra partita in cui possiamo vincere un altro trofeo. È stata una stagione impegnativa. Ogni punto nel Campionato Brasiliano richiede un grande sforzo”, ha aggiunto.

