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Matteo Berrettini: “Per Ljubicic posso diventare uno dei più grandi”

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Matteo Berrettini in un’intervista a La Stampa è pronto a rifarsi dopo un 2020 difficile e condizionato dalla pandemia: “Fra tennisti siamo abituati ad abbracciarci, la mancanza di contatto fisico mi ha fatto senso. Nulla di fondamentale, ma ho capito quanto mi mancava.

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La preoccupazione c’è sempre, ma la voglia è più forte altrimenti non partirei. Bolle, quarantene, test, è complicato. Prima bisognava stare attenti, ora di più, perché per arrivare in Australia ci sono solo due giorni utili, se li manchi addio Australian Open. Speriamo che a Melbourne ci sia un po’ di pubblico”.

Nel team di Berrettini è entrato Ivan Ljubicic, attuale allenatore di Roger Federer: “È un grande professionista e una ottima persona. Crede in me, per lui posso diventare uno degli italiani più forti di sempre. Ma lo ha detto lui, eh… Nello Slam però è dura, bisogna vincere sette partite di fila e saperle preparare bene”.

Il divario tra i tre grandi e il resto del mondo sta diminuendo: “Vedremo più equilibrio. Loro hanno ancora qualcosa in più negli Slam, ma gli altri si stanno avvicinando. Thiem si è sbloccato, Medvedev mi ha impressionato quando ci siamo allenati insieme a Londra: potrebbe essere lui il prossimo a vincere uno Slam, ma si sono avvicinati in molti”.

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