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Jacobs: “Bolt non si è fatto sentire”

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“Sono distrutto: in queste tre settimane ho dormito poco e male. Prima per il fuso, poi per tutto quello che è successo. Torno al giorno della batteria dei 100. Come sempre alla vigilia di una gara serale, la notte prima ho volutamente tirato lungo.

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Solo che alle 5.15 ero sveglio come un grillo. Se ho la percezione di quanto il mondo intorno a me cambierà? Forse non del tutto. Intanto certe cose mi hanno proprio fatto piacere, perché riguardano le mie passioni. Il seguito, per esempio, di cantanti rap come Sfera Ebbasta e Capo Plaza o l’invito del pugile Daniele Scardina a un match di ottobre. Speravo in Usain Bolt: nell’albo d’oro dei 100, dopo il suo nome, compare il mio. Direttamente, però, non si è fatto sentire” ha detto Jacobs.

“I sospetti stranieri di questi giorni non mi toccano in alcun modo: vado avanti per la mia strada. Nicole dice che sono perfido per come mi faccio scivolare tutto via: dev’essere quell’1% di statunitense che c’è in me” ha chiosato il velocista.

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