Egonu: “La batosta di Tokyo è stata utile”

Le parole della schiacciatrice azzurra, protagonista di un'estate di alti e bassi.

Paola Egonu, intervistata dal Corriere della Sera, ha parlato dell’intensa estate della pallavolo italiana, tra il flop olimpico e il trionfo europeo: “Ho capito che non dipende tutto da me, che non posso fare tutto io. Quello che so fare meglio nel volley è attaccare: il compito che do a me stessa, cioè, è risolvere tutte le situazioni.

Ma non può sempre funzionare: sono l’ingranaggio di una squadra, non sono Wonder Woman. Ecco perché sono convinta che Tokyo sia stata una batosta utile per crescere”.

Primo impegno della stagione dell’Imoco Conegliano già sabato: si riparte con la Supercoppa italiana contro Novara.

“Pronta? Onestamente ho creduto di non esserlo. Sono tornata a Conegliano fisicamente a posto ma mentalmente stanca. Una stagione sempre a giocare, senza vacanze, pesa. L’altro giorno, durante l’allenamento, ho avuto un attacco di panico. Non il primo, non l’ultimo” ha proseguito.

“L’ansia che sale, la tachicardia, il respiro che si fa difficile. Io, poi, non mostro niente: mi tengo tutto dentro. Monica De Gennaro, il nostro libero, è una ragazza molto sensibile: si è accorta di quello che mi stava succedendo, ha fermato l’allenamento. Siediti, mi ha detto, torna in spogliatoio. Ma io mi conosco: se mi fermo vedo tutto nero ed è peggio. Sono momenti che arrivano e se ne vanno, sono lunatica, non ho un carattere facile. Ora sto bene, a Conegliano mi sento a casa, tutti sono molto accoglienti, nessuno mi fa sentire sbagliata. Se se lo sta chiedendo, apprezzo ancora la pallavolo: è la mia vita, lo sarà a lungo. Se mi sento solo pallavolista e va male, però, lo vivo come un fallimento” ha chiosato la Egonu.

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