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Sergio Rodriguez felice di essere a Milano

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Sergio Rodriguez, con La Stampa, ha fatto un passo indietro. Tornando alla nevicata che a inizio gennaio ha costretto l’Olimpia Milano a restare cinque giorni in Spagna.

“Ci hanno aiutato, nelle difficoltà capita di conoscersi meglio e il processo agevola la costruzione di una buona chimica – ha detto lo spagnolo -.

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A Madrid eravamo felici, dopo aver vinto con il Real, e il maltempo ci ha costretto a rimanere in hotel, facendo una cena lunghissima. Ho fatto in modo che ci venisse servito, senza esagerare, del buon vino spagnolo e ci siamo aperti. Avevamo trascorso già tanto tempo assieme, ma la situazione ci ha dato modo di parlare di più, anche non di basket. Mi sono accorto che eravamo entrati in sintonia”.

“Milano è molto attraente per l’organizzazione del club, la storia e per la città – ha aggiunto l’ex Nba -: sicuramente è uno dei primi quattro posti in cui giocare, soprattutto per come stiamo costruendo per il futuro e per l’attenzione del club nei confronti delle esigenze dei giocatori. La città non la scopro certo io: il livello della vita è altissimo, in ogni aspetto. Non ero mai stato vicino a venire in Italia, ma sono felice di esserci ora. E di essere a Milano”.

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