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Chi è Damian Lillard: da stella dei Trail Blazers alla carriera da rapper

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Damian Lillard è uno degli esempi delle nuove guardie della NBA moderna. Forte fisicamente, fa dell’atletismo e della tecnica le sue qualità migliori. Oltre a essere uno dei migliori attaccanti della lega, è famoso per il suo sangue freddo nei momenti che contano.

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La sua capacità di segnare canestri, anche all’ultimo secondo utile, hanno fatto si che i minuti finali venissero soprannominati “Dame Time”.

Chi è Damian Lillard

Damian Lillard è nato a Oakland il 15 luglio 1990 e i primi anni di vita furono difficili. La zona in cui crebbe era condizionata dalla violenza e dalla necessità di diventare grandi il prima possibile. Oltre al basket, ha anche una carriera da rapper musicale dove si fa chiamare Dame D.O.L.L.A. e attraverso la musica vuole trasmettere alle persone le emozioni vissute durante la sua infanzia e adolescenza. Ha pubblicato tre album e il suo primissimo singolo ha come titolo Soldier in The Game.

A livello di High School iniziò alla St. Joseph Notre Dame High School di Alameda, salvo poi trasferirsi all’Oakland High School. Gli venne poi proposta una borsa di studio all’Università di Weber State. Giocò nella Big Sky Conference della NCAA, di cui ne divenne il quinto miglior marcatore di sempre. Fu invece il secondo della storia dell’università. Nei suoi quattro anni alla WSU dovette posticipare di una stagione l’approdo in NBA, a causa di un infortunio al piede che lo tenne fuori per tutto il terzo anno.

La carriera in NBA

Venne selezionato con la sesta chiamata assoluta nel Draft del 2012 dai Portland Trail Blazers. Decise di indossare il numero zero, che gli ricorda sia l’Oregon che Oakland. Il suo esordio in NBA fu clamoroso, tanto da diventare il terzo giocatore della storia con almeno 20 punti e 10 assist al debutto nella lega. Al termine della sua stagione da matricola venne nominato all’unanimità “Rookie of The Year”: tra le sue cifre spiccò il record di triple segnate da un esordiente.

La sua seconda stagione continuò a dimostrare la sua crescita, tanto da diventare il primo a partecipare a tutti i cinque eventi del weekend delle stelle, compreso l’All Star Game. L’ottima annata si concluse con l’approdo ai Playoff, dove Lillard divenne il primo giocatore della storia a segnare più di 30 punti nella partita d’esordio in postseason. I Trail Blazers vinsero il primo turno con Houston, in cui Damian segnò il primo dei suoi tanti canestri decisivi. Tuttavia Portland vide fermarsi la sua corsa nel turno successivo.

Dopo due anni a cifre importanti, ma dove non ottenne grandi soddisfazioni a livello di squadra, nella stagione 2016-2017 divenne insieme a a Michael Jordan e LeBron James uno dei tre giocatori a raggiungere 8.000 punti e 2.000 assist nel corso delle prime cinque stagioni. Tuttavia la sua squadra non riuscì ad andare nuovamente oltre al secondo turno di Playoff.

A livello di postseason fu il 2019 il suo miglior anno, dove raggiunse insieme a Portland la Finale di Conference. Nel primo turno si rese protagonista di un gran canestro da metà campo che fece vincere la serie alla sua squadra. Tuttavia, come già capitato in altre annate, dovette cedere contro i Golden State Warriors, una delle migliori squadre di sempre. Nella sua ultima apparizione ai Playoff, quella del 2020, i Trai Blazers vennero eliminati 4-1 al primo turno dai Los Angeles Lakers.

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