“The English Game”, la miniserie tv Netflix che racconta le origini del calcio

Alle origini il calcio era uno sport inventato dai nobili e pensato per essere il loro passatempo. Nel 1879 la sfida tra Darwen e Old Etonians cambiò il destino dello sport più seguito al mondo.

Il 2020 è stato un anno difficile per il mondo dello sport. Netflix ha però regalato ai suoi spettatori diverse proposte a tema sportivo, da The Last Dance a The Playbook. Tra queste, nel mese di Marzo, è uscita anche la miniserie The English Game.

The English Game: l’origine del calcio popolare

Questa miniserie creata da Julian Fellowes, premio Oscar grazie a Godsford Park, rappresenta una rivisitazione storica delle origini del gioco del calcio. Una trama che, attraverso il tema sportivo, punta a raccontare la vicende sociali della seconda metà dell’800.

Le due facce della stessa moneta: Suter e Kinnaird

Protagonista della serie Netflix è Fergus Suter, tagliapietre originario di Glasgow, interpretato dall’attore Kevin Guthrie. Suter è stato un giocatore realmente esistito e ritenuto da tutti il primo calciatore professionista della storia. Poco considerato dagli avversari per il suo fisico tutt’altro che imponente, Suter si mise in mostra per la grande qualità coi piedi e per il tempismo da difensore. Nel 1878 decise di abbandonare il proprio lavoro, accettando l’offerta del Darwen, squadra che aveva stregato in una partita precedente mentre militava nel Partick.

All’interno della narrazione la sua figura è contrapposta a quella di Arthur Kinnaird, nobile interpretato da Edward Holcroft. Anche qui la storia tratta di un giocatore realmente esistito. Kinnaird fu infatti uno dei primi grandi attaccanti, un esempio per i più giovani e emblema di quel calcio appartenente alla classe nobiliare. Nonostante la fama da gentiluomo, egli fu uno dei giocatori più fisici di quel periodo, caratterizzando le sue prestazioni con scatti di ira figli di chi non sa perdere. Dopo aver militato nei Wanderers, capaci di vincere 5 FA Cup, decide di fondare gli Old Etonians, club composto da gentiluomini dell’alta borghesia londinese. Con questa squadra si sfidò nel 1879 con il Darwen di Suter, durante i quarti di finale di FA Cup, dando vita a uno dei momenti più importanti trattati nella miniserie.

la storia di the english game

Nobili contro operai: una partita nella partita

L’ingaggio di Sutor da parte del presidente James Walsh fu una grande novità per quel periodo, in quanto essere pagati era vietato dal regolamento. Il calcio infatti era uno sport per i ricchi ed era visto come un passatempo, non come un impiego lavorativo. Solo alcuni anni prima, nel 1863, i gentiluomini avevano redatto le Laws of the Game. Ciò permise un’unificazione delle regole, ma allo stesso tempo convinse i nobili di avere il monopolio sul gioco. Inoltre in quel periodo il calcio doveva differenziarsi da un altro sport in rampa di lancio in Inghilterra: il rugby.

Fino al 1879 le squadre dei nobili si erano sempre mostrate vincenti, uscendo sempre vincitrici dalle sfide con la classe operai. Imbastite da giocatori fisicamente più forti e con la convinzione di essere i fondatori del gioco, i nobili si erano da sempre considerati superiori. Fu proprio nel 1879 che le cose cambiarono, al momento della sfida tra gli Old Etonians e il Darwen (che, oltre a Sutor, avevano acquistato l’attaccante Jimmy Lowe).

La sfida, che nella realtà finì in parità col punteggio di 2-2, viene illustrata come una grande prestazione da parte della squadra del Darwen. Sotto 5-1 all’intervallo, il presidente Walsh decide di promuovere Sutor a capitano (che ai tempi fungeva anche da allenatore, in quanto figura non presente ai tempi). Lo scozzese espone quindi un modo di giocare completamente diverso rispetto a quello giocato in Inghilterra e la squadra domina il secondo tempo pareggiando l’incontro 5-5. Nonostante l’insistenza da parte del Darwen, i giocatori dell’Old Etonians (che erano tutti membri della federazione inglese) decisero di negare i supplementari, come da regolamento.

La partita venne rigiocata una settimana dopo, sempre in casa degli Old Etonians. Il risultato fu un netto successo dei padroni di casa: sebbene non venga fatto vedere il risultato, i nobili anche nella realtà ebbero la meglio in quell’incontro imponendosi per 6-2. Al termine di quella edizione avrebbero poi nuovamente vinto il trofeo.

suter netflix

La finale di FA CUP: la rivincita della classe operaia

All’interno della miniserie il dualismo tra le due classi trova il proprio apice nella finale di FA CUP del 1882 tra gli Old Etonians e il Blackburn Olympic, nuova squadra di Sutor. La partita vede per la prima volta dopo 11 anni, la fine dell’egemonia delle squadre del Sud. A vincere fu la squadra di Sutor, che decise l’incontro grazie a una doppietta. Quella giornata fu una duplice svolta per il gioco del pallone. Da una parte il calcio divenne uno sport popolare, aperto a tutti e non solo appartenente ai ricchi; dall’altra la figura di Sutor venne riconosciuta ancora di più a livello nazionale e divenne simbolo dello sport inteso come professionismo.

Tuttavia il lieto fine proposto da Netflix presenta alcuni errori storici. Infatti Sutor viene presentato come il capitano dei Blackburn Olympic, mentre lui in quegli anni militava nella formazione dei Blackburn Rovers. Coi Rovers prese parte alla finale del 1882 contro i soliti Old Etonians, uscendone però sconfitto. Tuttavia Sutor può contare nel suo palmares ben 3 FA CUP: nel 1883 e 1884 i trionfi contro il Queen’s Park, mentre nel 1885 ci fu la vittoria contro il West Bromwich. In nessuna delle tre partite Sutor riuscì a trovare il gol.

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