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I precedenti tra Juventus Roma: dalle polemiche alle sfide scudetto

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Quella tra Juventus e Roma non è mai una “semplice” partita di calcio. Pur non trattandosi di derby, la partita è sempre sentitissima, tanto da far surriscaldare gli animi in campo, come sugli spalti o a casa davanti la tv. La rivalità fra le due squadre, e soprattutto fra le due tifoserie, è sempre esistita, rendendo questo big match uno dei più seguiti del nostro campionato.

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Quasi uno scontro tra nord e sud. vediamo i precedenti più famosi tra Juventus e Roma.

La storia dei precedenti tra Juventus e Roma

Juventus e Roma si sono incontrate 173 volte in Seria A, con il bilancio decisamente a favore della squadra bianconera: sono 82 i successi juventini, contro i 40 romanisti. Sfogliando l’album dei ricordi, la vittoria più netta per i giallorossi risale al 1931 con un rotondo 5-0. Un successo talmente storico che Mario Bonnard decise di dedicargli un film, “Cinque a zero”. La rivincita bianconera avvenne l’anno successivo a Torino, quando la Juventus ottenne una netta vittoria per 7-1 che si rivelerà fondamentale per la conquista dello scudetto. Altra celebre partita della prima metà del ‘900 è quella della stagione ’50-’51 quando la Roma, avanti 2-0, venne sconfitta per 7-2. Oltre alla sconfitta, quella stagione fu da dimenticare anche per la classifica finale che condannò i capitolini alla retrocessione in Serie B. Come già fatto per le sfide della Juventus contro l’Inter, andiamo a vedere alcune delle partite che rimarranno per sempre nella storia di questa accesa rivalità.

20 Maggio 1973, Roma-Juventus 1-2

Ultima giornata di campionato: Milan in testa alla classifica, Juventus e Lazio ad inseguire ad un solo punto. I rossoneri, reduci dalla vittoria della Coppa delle Coppe, sono ospiti a Verona per quella che sembra una formalità per la conquista del tricolore. Di fronte ai 70mila dell’Olimpico, una Juventus rassegnata al secondo posto chiuse sotto 1-0 all’intervallo. Da Verona arrivò però l’incredibile notizia: il Milan era sotto per 3-1, mentre la Lazio pareggiava a Napoli. Nella ripresa i bianconeri trovarono il pareggio con Altafini: a 4 minuti dal termine è spareggio tra le tre squadre. Nel giro di due minuti la situazione si capovolse: la Juventus riuscì a trovare il gol del 2-1, mentre in Napoli trovava il vantaggio contro i biancocelesti. Col Milan sconfitto in Veneto, fu così scudetto per i bianconeri.

10 Maggio 1981, Roma-Juventus 0-0

Quella del maggio 1981 è la sfida per antonomasia, quella rimasta impressa nella memoria per tanti anni, tanto da essere citata ancora oggi, a quarant’anni di distanza, nella settimana che precede il match di campionato.

In panchina c’erano due maestri: Trapattoni per i bianconeri e Liedholm per i capitolini. A tre giornate dalla fine la Juventus era prima in classifica, con un punto di vantaggio sui giallorossi, ma priva di due dei suoi uomini migliori: Tardelli e Bettega. La partita non sarà ricordata per la sua bellezza, partita bloccata, con la Roma attanagliata nella sua metà campo, ma per il nervosismo. Tanti i falli, tante le proteste fino a quella più iconica. Turone, in tuffo, segnò per la Roma ma il guardalinee alzò la bandierina e l’arbitro annullò così la rete. La Juve vincerà quello scudetto, il presidente della Roma, Dino Viola, parlerà di “millmetri che fanno la storia”; come risposta, il collega juventino, gli regalerà un righello.

6 Maggio 2001, Juventus-Roma 2-2

Passano gli anni, ma non si spengono le polemiche. Siamo nel nuovo millennio e questa volta a protestare è la Juventus. Maggio 2001, Roma e Juventus si giocano lo scudetto. Fino all’ottantesimo minuto la squadra di Torino domina il match, col vantaggio di 2-0. Capello decise di sostituire un Totti, protagonista di una prestazione sottotono, con Nakata. Il giapponese segnò la rete che permise ai giallorossi di accorciare le distanze e fornirà in seguito un assist a Montella al 91′: risultato finale 2-2. Le proteste juventine nacquero dal fatto che due giorni prima del match chiave venne modificata la norma sugli stranieri in campo, consentendo a Capello di poter convocare proprio Nakata.

8 Febbraio 2004, Roma-Juventus 4-0

Una notte da sogno per i padroni di casa, un incubo per la Juventus. Questo il bilancio della sfida dell’Olimpico valida per il campionato 2003-2004. Entrambe le squadre erano in lotta per lo scudetto, alla caccia dell’aggancio al Milan capolista. L’equilibrio fra le due formazioni durò solo quindici minuti, al gol di Dacourt che portò in vantaggio i giallorossi con un destro da fuori area. Ad inizio secondo tempo Totti su rigore portò la Roma sul 2-0. Da lì in poi i bianconeri uscirono completamente dalla partita e vennero puniti dalla doppietta di Cassano. Oltre al poker giallorosso, quella gara rimane nei ricordi di molti tifosi per il gesto di Totti “4 pere e a casa”.

22 Aprile 2012, Juventus-Roma 4-0

Nel posticipo della 34esima giornata, la Juventus di Conte inflisse una netta sconfitta alla Roma, ottenendo tre punti importanti nella corsa scudetto. Quella dello Stadium fu una gara a senso unico: una doppietta di Vidal in appena otto minuti indirizzò subito l’incontro a favore dei bianconeri. La serata no della squadra di Luis Enrique si concretizzò al 26esimo con l’espulsione di Stekelenburg e con Pirlo che realizzò il 3-0. Nella ripresa il gol di Marchisio restituì il 4-0 di otto anni prima. Per la Juventus fu una vittoria che mantenne il Milan a quattro punti di distacco, mentre per la Roma fu il definitivo addio alla corsa al terzo posto valido per l’accesso in Champions League.

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