Il ricordo eterno del Grande Torino: celebrazioni e contestazioni a Superga

Il 4 maggio segna un momento di riflessione e protesta per i tifosi granata.

Il significato del 4 maggio per i tifosi del Torino

Ogni anno, il 4 maggio rappresenta una data fondamentale per i tifosi del Torino, un giorno in cui si ricorda la tragica scomparsa della squadra del Grande Torino, avvenuta nel 1949.

La commemorazione si svolge con una marcia che parte dal Bar Norman, luogo simbolico dove è stata fondata la squadra. Quest’anno, in occasione del 76° anniversario, circa 20.000 persone hanno partecipato, dimostrando un forte attaccamento alla storia e ai valori del club.

La marcia granata e la presenza dei simboli del Toro

Il corteo, che ha attraversato le vie del centro di Torino, ha visto la partecipazione di numerosi ex giocatori e tifosi storici. Tra questi, Pasquale Bruno, noto difensore, ha espresso il malcontento dei tifosi nei confronti della dirigenza attuale, in particolare verso il presidente Urbano Cairo. Le sue parole hanno risuonato tra i partecipanti, evidenziando un sentimento di stanchezza e desiderio di cambiamento. La marcia si è conclusa presso la Basilica di Superga, dove si è tenuta una messa in memoria delle vittime.

Contestazioni e riflessioni al Colle di Superga

Nonostante il momento di commemorazione, non sono mancate le contestazioni nei confronti della dirigenza. Fumogeni, cori e bandiere hanno accompagnato il corteo, esprimendo un chiaro messaggio di disapprovazione verso la gestione attuale del club. Urbano Cairo, presente al Colle di Superga, ha deposto una corona di fiori in onore delle vittime, ma la sua assenza alla cerimonia al Cimitero Monumentale ha sollevato ulteriori polemiche. I familiari delle vittime, tra cui Susanna Egri, hanno partecipato attivamente, mantenendo viva la memoria di chi ha perso la vita in quella tragica giornata.

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