Un autogol di Manu Sánchez ha consentito all’Athletic di conquistare tre punti cruciali nella loro corsa per consolidare il quarto posto in classifica e garantire l’accesso alla Champions della prossima stagione. L’insistenza della squadra di Bilbao ha alla fine prodotto risultati contro un Alavés, tornato a rischiare la retrocessione, che ha adottato una strategia difensiva per gran parte del match.
Infatti, Unai Simón non ha dovuto effettuare alcuna parata.
L’Athletic ha risentito notevolmente delle assenze dei fratelli Williams sugli esterni e di Berenguer. Valverde è stato costretto a modificare i suoi piani, poiché la scelta iniziale con Olabarrieta e Djaló schierati sulle fasce non ha dato esiti positivi.
L’ingresso di Guruzeta e Unai Gómez ha portato maggior vivacità e profondità all’attacco dei leoni. L’arrivo di Sancet nei minuti successivi ha ulteriormente inclinato l’ago della bilancia a favore della squadra di casa.
Sebbene la prestazione non sia stata particolarmente brillante, l’emozione ha prevalso fino all’ultimo fischio. L’impegno dell’Athletic è stato premiato. Gli ospiti, con Villalibre come jolly, non sono riusciti nemmeno a impensierire i rivali, restando indietro di un gol.
Le assenze degli Williams e di Berenguer, insieme ai problemi muscolari di Sancet, che questa volta ha preso posto in panchina, hanno costretto Valverde a fare affidamento sui giovani della cantera per riempire le posizioni avanzate. Così, Olabarrieta e Canales sono stati inclusi nel dodici titolare, con cinque cambi rispetto alla partita di Old Trafford, mentre Djaló e Maroan hanno completato l’attacco. L’Athletic è stato riconoscibile, almeno nella formazione, dalla zona centrale del campo verso il retro.
Coudet ha realizzato due cambiamenti nella sua formazione di partenza. Diarra e Toni Martínez hanno preso il posto di Tenaglia e Kike García, rispettivamente. Questa scelta tattica ha portato Mouriño a ricoprire il ruolo di terzino destro, mentre Diarra è stato posizionato al centro insieme a Garcés.
Il derby è iniziato con un doppio brivido per i leoni, con un’azione del Babazorra che né Guevara né Guridi sono riusciti a finalizzare. Da quel momento, i rojiblancos hanno preso in mano il controllo del match, mentre l’Alavés si è schierato in difesa. Yuri ha avuto una buona occasione di testa su un corner.
Maroan ha assunto il ruolo di protagonista con continui duelli contro i difensori avversari. Martínez Munuera non ha ritenuto che la maggior parte delle azioni meritasse un fischio, ma le interruzioni di gioco sono state frequenti senza che l’arbitro intervenisse. I momenti salienti di questo primo tempo, intenso ma poco spettacolare, sono stati alcuni cross di Olabarrieta, un tiro di Jauregizar e un tentativo di Sannadi, quest’ultimo finito oltre la porta.
Il secondo tempo è iniziato con una dinamica simile. Valverde, resosi conto della necessità di modificare l’andamento della partita, ha deciso di utilizzare le sostituzioni. Guruzeta e Unai Gómez sono entrati al minuto 55, posizionandosi come esterni. L’Athletic ha cominciato a esprimere un gioco più fluido e a creare maggiori occasioni verso la porta di Sivera. Nonostante ciò, il tecnico locale ha continuato a puntare sull’attacco, inserendo Sancet. Solo quattro minuti dopo, è arrivato il gol del vantaggio, il 1-0.
Una combinazione tra Galarreta, Sancet e Guruzeta ha portato a un autogol di Manu Sánchez, che ha cercato di liberare il pallone. Subito dopo, Coudet ha inserito Tenaglia e Villalibre, applauditi dai tifosi di San Mamés. Poco dopo è toccato a Carlos Martín. Le ultime mosse del tecnico argentino hanno visto in campo Canabes e Protesoni.
I leoni, in vantaggio nel punteggio, sono stati bravi a gestire questa vittoria, che consente loro di rimanere a tre punti di distanza dal Villarreal, attualmente quinto in classifica.