Aduriz ha espresso la sua opinione sulla stagione dell’Athletic, definendola meritevole di ammirazione

Aritz Aduriz rappresenta la UEFA nella finale che si svolge questa sera a San Mamés, tra Tottenham e Manchester United. L’ex attaccante dell’Athletic ha inaugurato ieri una nuova area comune nell’Arenal, in compagnia del sindaco di Bilbao, Juan Mari Aburto.

Ha anche commentato la gestione della stagione da parte dell’Athletic, che ha sfiorato la possibilità di partecipare all’incontro di stasera. “Quella che stanno vivendo è una stagione da incorniciare; in Liga stanno facendo cose straordinarie, specialmente considerando la tradizione dell’Athletic.

È ammirevole vedere come ogni anno competono con le migliori squadre”, ha dichiarato.

Aduriz ha espresso dispiacere per il fatto che i leoni non siano riusciti a raggiungere la finale, un obiettivo che avevano sognato fino alle semifinali. “Non sono arrivati all’ultimo atto per diverse ragioni, note a tutti. Hanno mantenuto un livello altissimo durante la stagione… purtroppo ci sono state delle scelte che li hanno esclusi, ma il successo è indiscutibile. Anche noi tifosi dell’Athletic proviamo un po’ di rimpianto per l’occasione persa, che era davvero unica, ma speriamo che in futuro ci saranno altre possibilità”.

Attualmente parte dello staff sportivo del Mallorca, Aduriz crede fermamente che l’Athletic fosse il favorito per la finale, “sia per le loro capacità che per il gioco che stanno esprimendo. Negli anni in cui partecipavamo noi, non avevamo nemmeno lontanamente queste possibilità, ed è un vero peccato non essere riusciti ad arrivare fino in fondo. La situazione di poter lottare per il titolo era fantastica, eppure è giusto riconoscere il percorso fatto: è stato straordinario e senza macchie”, ha aggiunto.

De Marcos giocherà la sua ultima partita da professionista domenica contro il Barça. “È complicato descrivere qualcuno che ha avuto un impatto così forte su una squadra e nello spogliatoio come Oscar. Non si tratta solo delle sue prestazioni sul campo, che tutti conoscono, ma anche di ciò che rappresenta e chi è al di fuori del campo. Il massimo rispetto e ammirazione per la persona che è e per tutto quello che incarna”, ha sottolineato.

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