Il rispetto deve essere considerato uno dei principi chiave della tifoseria, evitando comportamenti che possano danneggiare l’immagine dell’Athletic o comportare perdite economiche per il club. Così si concludeva il comunicato ufficiale rilasciato ieri da Ibaigane, in merito alla nuova sanzione inflitta al club di Bilbao a causa di alcuni cori intonati durante la partita al San Mamés contro il Barcellona, nella recente stagione.
L’importo della multa assegnata dal Comitato Disciplinare della Federazione Spagnola di Calcio è di 9.000 euro.
Questa situazione si sovrappone temporaneamente a una sanzione già ricevuta dall’Athletic per mano della UEFA due settimane fa. Il Comitato di Controllo, Etica e Disciplina della UEFA aveva imposto al club rosso e bianco due sanzioni per diversi incidenti avvenuti durante le semifinali di Europa League contro il Manchester United: 30.000 euro per cori e lanci di oggetti vietati al San Mamés e 20.000 euro per l’uso di bengala e cori impropri al di fuori dello stadio.
Nella gara degli ottavi di finale contro la Roma, il club ha subito una multa totale di 34.000 euro, di cui 30.000 euro per accensione e lancio di bengala e 4.000 euro per le scale di uscita bloccate per i tifosi ospiti. Anche nella fase a gironi, all’Athletic era stata inflitta una multa di 30.000 euro per incidenti avvenuti sugli spalti dello Stadio Olimpico.
Le recenti sanzioni pubbliche hanno portato il totale delle multe inflitte all’Athletic la scorsa stagione a raggiungere 123.000 euro, a causa di canti e incidenti sia dentro che fuori dello stadio di San Mamés. Inoltre, il club ha comunicato a febbraio di aver già versato 25.000 euro alla RFEF per motivi simili a quelli del recente incontro di campionato contro il Barça, e che nel corso della passata stagione il totale delle sanzioni simili era stato di 49.000 euro.
Per quanto riguarda l’ultima multa, pari a 9.000 euro, essa è dovuta ai canti offensivi ripetuti ascoltati durante l’ultimo match contro il Barça nella scorsa stagione. L’Athletic ha chiarito nella sua comunicazione ufficiale che, secondo il giudizio del Comitato di Appello e del TAD, canti come “Puta Barca” sono classificati come espressioni di odio che fomentano violenza. Non si tratta solo di manifestazioni di disapprovazione, ma di affermazioni che, per la loro natura e significato, superano il confine della critica sportiva, passando a rappresentare una vera incitazione alla violenza e al rifiuto verso specifici gruppi.
Il club ha ribadito nella nota che “rende pubbliche queste sanzioni che danneggiano l’ente (richieste sia dal Comitato di Disciplina della UEFA che in questo caso dalla RFEF) per garantire che situazioni simili non si verifichino in futuro”. In vista della stagione 2025/26, l’Athletic ha dichiarato che “difenderà il suo obiettivo con la stessa determinazione di prima: il rispetto deve essere uno dei principi fondamentali del tifo, evitando comportamenti che possano compromettere l’immagine dell’Athletic o causare danni economici all’organizzazione”.