Dani Vivian ha guadagnato posizioni nella nazionale spagnola. Con Le Normand escluso dal match a causa di un infortunio alla testa, il difensore dell’Atlético ha ottenuto un posto da titolare accanto a Laporte nella linea difensiva. Ha superato Cubarsí nelle scelte di Luis de la Fuente.
Ieri ha giocato praticamente tutta la partita allo stadio El Arcángel di Córdoba, dopo aver preso parte anche all’incontro contro la Danimarca lo scorso sabato. Il giocatore di Gasteiz ha vissuto un incontro tranquillo contro una Serbia molto poco incisiva in attacco.
Solo l’attaccante Mitrovic ha cercato di infastidire la difesa avversaria, ma senza successo. Adesso, il gasteiztarra torna a casa per riaffermarsi da titolare sabato contro l’Espanyol, probabilmente al fianco di Núñez, dato che Paredes è squalificato per il cartellino rosso ricevuto a Montilivi.
La Spagna ha mostrato una netta superiorità rispetto alla squadra guidata da Dragan Stojkovic. Appena iniziata la partita, Laporte ha segnato di testa su un assist di Pedro Porro, uno dei protagonisti della serata. Poco dopo, Merino ha colpito di testa il palo sinistro, e dopo trenta minuti Vivian ha messo a segno un altro gol su un cross del terzino destro di ieri. L’unico errore di Vivian è arrivato in un duello con Mitrovic: all’inizio ha vinto la corsa, ma il centravanti serbo ha mostrato astuzia e si è liberato, costringendo il difensore a commettere fallo. Il primo tempo si è concluso con il punteggio di 1-0, un vantaggio che appariva ristretto.
La selezione nazionale tornò in campo con la stessa determinazione con cui era uscita. Dominava la partita in lungo e in largo. Morata sbagliò un rigore, mentre Vivian si unì all’assalto offensivo con un colpo di testa parato dall’ex portiere del Mallorca. Dopo un’ora di gioco, l’attaccante del Milan si riscattò segnando il secondo gol della serata grazie a un magnifico assist di Fabián, e al 77’ Alex Baena siglò il definitivo 3-0 su calcio di punizione. Fu allora che si decise di far riposare alcuni dei giocatori chiave, e uno di questi fu Vivian. Cubarsí subentrò al suo posto all’82’. Così, il leone tornò in campo con altri 172 minuti accumulati.