Daniel Vivian indossa il numero 3 con l’Athletic, ora alla sua terza stagione con questa maglia. Dopo la partenza di Unai Nuñez, con cui condivide adesso lo spogliatoio, il difensore ha abbandonato il numero 12. Vivian ha debuttato nel club con il numero 28, ma ha indossato spesso il numero 5, che è solitamente associato ai difensori centrali, sia durante il suo prestito al Mirandés che con la squadra B, il Bilbao Athletic.
Attualmente, il numero 5 appartiene a Yeray Álvarez. È interessante notare cosa riserverà il futuro, ma per ora il ruolo è ben definito. Considerando le prestazioni del giocatore vitoriano e il suo impatto nello spogliatoio, sembra che sia vicino a conquistarsi un ruolo di leadership, con l’approvazione di Yeray.
Valverde, qualche settimana fa, ha affermato: “Vivian è una garanzia. È un elemento fondamentale per noi. La sua capacità di mantenere alta la concentrazione per tutta la partita non è semplice.” Del resto, Vivian sembra sempre in uno stato di alta vigilanza. Ogni aspetto della sua vita calcistica, dai match agli allenamenti, dalle conferenze stampa alle interviste, è caratterizzato da grande intensità. È un lavoratore instancabile del calcio, che ha realmente guadagnato il suo posto. Ora, veniamo al punto, come direbbe Joaquín Caparrós: quale giocatore dell’Athletic vi viene in mente associato al numero 3? Personalmente, non ho dubbi: per me è Aitor Larrazabal. Giocava come terzino sinistro, ha disputato 445 partite ufficiali con la squadra, segnando 43 gol, molti dei quali su rigore. È stato sicuramente il punto forte del weekend scorso, visto che l’Athletic non ha sbagliato nemmeno un rigore. Restiamo in attesa di vedere come si comporteranno sabato contro l’Espanyol.
Faccio un brindisi per il famoso numero 3! Mentre Loiu festeggia, ricordo che Lizarazu, con la sua reputazione di grande calciatore, non è riuscito a esprimersi al meglio a Bilbao, tanto da costringere Larrazabal a indossare il numero 10 per una stagione intera. È sorprendente pensare che ci sia rimasto per cinque anni sui campi di gioco. Un altro giocatore del Athletic che ha lasciato il segno con il numero 3 è Asier del Horno, nonostante avesse anche il 19. Ha milito nel club per due stagioni, una prima di trasferirsi al Chelsea e l’altra al ritorno a Bilbao dopo la sua esperienza in Inghilterra e a Valencia. Le sue abilità erano davvero notevoli!
Sono tanti i nomi illustri che hanno indossato questo numero nella storia dell’Athletic: da Jesús Garay, venduto al Barcellona per 5,5 milioni di pesetas (una cifra enorme per quegli anni, nel 1960) che contribuì alla costruzione della tribuna Misericordia del vecchio San Mamés, fino a Txato Nuñez, un altro grande del club, che sfoggiò il 3 nella squadra di Javier Clemente, laureatasi campione di Liga e Coppa negli anni ’80. È interessante notare che anche Luis de la Fuente, ora ct della Spagna, ha indossato lo stesso numero.
Voglio menzionare anche Mario Bermejo, un attaccante la cui posizione in campo sembrava inadeguata per il suo numero, e Koikili Lertxundi, un giocatore dallo spirito combattivo che ha passato cinque stagioni con l’Athletic. Infine, Mikel Balenziaga ha spesso indossato il 24, mentre l’attuale terzino sinistro, Yuri Berchiche, ha il numero 12. Entrambi sono calciatori del club, ma non hanno mai vestito il numero 3.
Ci sono aspettative investite nel trasferimento di Adama Boiro, da qui la scommessa sulla sua ingaggio. Al momento, Valverde gli sta concedendo qualche opportunità. Non sarà un percorso semplice.