Scoppia la controversia arbitrale in Francia… con il Real Madrid in primo piano!

In Spagna, le controversie legate alle decisioni arbitrali stanno infiammando il dibattito, ma la situazione in Francia non è da meno. Uno dei protagonisti di questa polemica è il Real Madrid, menzionato come esempio negativo, sebbene non venga citato esplicitamente. Tutto è iniziato sabato scorso, quando Pablo Longoria, presidente dell’Olympique di Marsiglia, ha dato sfogo alla sua indignazione verso gli arbitri dopo la sconfitta per 3-0 della sua squadra contro l’Auxerre.

Questo ha portato a una reazione da parte degli arbitri, che hanno pubblicato un comunicato molto incisivo, sottolineando la loro imparzialità e respingendo le accuse di corruzione sollevate da Longoria. La contestata espulsione di Cornelius, giocatore del Marsiglia, avvenuta al 63° minuto, ha scatenato la reazione furiosa del presidente.

Poco dopo la fine dell’incontro, Longoria ha parlato di “corruzione autentica”, riferendosi all’operato degli arbitri. “Era tutto pianificato e organizzato da giorni. Potete dirlo, potete dirlo!”, ha esclamato rivolgendosi ai giornalisti, visibilmente sorpresi. Ha anche aggiunto: “Questo campionato fa schifo: se ci invitano nella Superlega europea, accetteremo immediatamente”, accennando a un possibile ritiro della sua squadra dalla Ligue 1. Prima di lui, Adrien Rabiot, un altro giocatore del Marsiglia, aveva commentato sul “giudizio estremamente discutibile”, mentre Fabrizio Ravanelli, consigliere del club, lo ha definito “inaccettabile e vergognoso”.

Il presidente della Federazione Francese di Calcio, Philippe Diallo, ha espresso un forte sostegno verso gli arbitri in una dichiarazione ufficiale, condannando fermamente le affermazioni dei dirigenti dell’Olympique Marsiglia. Diallo ha definito tali accuse come “diffamatorie, inaccettabili e riprovevoli”, sostenendo che mettere in discussione l’integrità degli arbitri danneggia gravemente l’immagine del campionato. Ha quindi ribadito che la Federazione si schiererà a fianco degli ufficiali di gara, impegnandosi a tutelarli.

In risposta, il Sindacato degli Arbitri di Calcio di Elite (SAFE) ha diffuso un comunicato, intitolato “No, gli arbitri non sono corrotti”, in cui si afferma che la sconfitta in una partita non può giustificare un attacco all’onestà arbitrale. Il gruppo ha dichiarato che fare riferimento a un presunto sistema di corruzione non solo danneggia la reputazione degli arbitri, ma dimostra anche una mancanza di comprensione del loro impegno per il calcio.

I rappresentanti degli arbitri hanno inoltre annunciato l’intenzione di presentare un ricorso al Comitato Nazionale di Etica riguardo alle dichiarazioni di Longoria, considerate “particolarmente scandalose”, e che porteranno a denunce per diffamazione, incluse quelle contro chi ha minacciato di morte a seguito delle dichiarazioni. SAFE ha esortato i presidenti delle squadre a non attribuire agli arbitri le responsabilità dei loro fallimenti. Allo stesso tempo, hanno fatto un riferimento implicito al Real Madrid, affermando che il comportamento di alcuni grandi club spagnoli nelle ultime settimane non è certo il modello da seguire, suggerendo invece di adottare un approccio che promuova il rispetto nei confronti degli arbitri, sottolineando l’importanza di “rispettare l’arbitro, rispettare il calcio”.

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