Settimana decisiva per l’Athletic!

Mentre stiamo ancora elaborando il risultato dell’andata della Europa League, si presenta un’opportunità ideale per scacciare il dispiacere del deludente 2-1 finale, soprattutto per il modo in cui si è svolto. Non è da squadra che mira a contestare un trofeo così ambito il comportarsi in questo modo negli ultimi istanti del match, specie considerando che avevamo un uomo in meno.

Il match avrebbe dovuto concludersi con il pallone tra le mani del nostro portiere o con un calcio d’angolo per gli avversari. Sebbene non sia definitivo, complica ulteriormente la sfida di ritorno. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare il fattore San Mamés e la nostra capacità collettiva di affrontare ostacoli simili.

Procediamo passo dopo passo. Raramente ci sono partite più fastidiose e problematiche di quella contro il Mallorca. Affrontarla in modo distratto, con un occhio sui rivali e l’altro proiettato a giovedì, equivarrebbe a inciampare all’inizio. Senza addentrarci in speculazioni prematuramente riguardo alla differenza tra il quarto e il quinto posto tenendo conto dei posti Champions disponibili nella nostra lega, c’è una certezza: giungere quarti potrebbe portare un duplice vantaggio, ovvero entrate dalla Supercoppa e l’opportunità di saltare due turni di Coppa nella prossima stagione. Quindi, dobbiamo rimboccarci le maniche. Il Villarreal ha come unico obiettivo quel quarto posto che attualmente occupiamo. Abbiamo attraversato un periodo difficile. Purtroppo, abbiamo interrotto una delle migliori serie senza sconfitte nella storia del Metropolitano e, poco dopo, abbiamo subito la delusione di una sconfitta all’ultimo istante a Roma, aggravata dalla perdita di un difensore infortunato e un altro sanzionato per il ritorno. Se consideriamo anche l’infortunio di Oihan Sancet, che è stato forse il nostro miglior giocatore della stagione, la combinazione è di quelle che lasciano una pesante resistenza. La squadra ha bisogno di un rinforzo di autostima attraverso una vittoria in campionato.

Ogni cosa ha il suo momento, e per affrontare al meglio l’appuntamento di giovedì, è fondamentale non avere distrazioni né incertezze. Le domande potrebbero sorgere se non ci prepariamo adeguatamente contro la squadra di Jagoba Arrasate. L’importante è assicurarsi che i tre punti rimangano a casa. Sfortunatamente, al di là delle strategie, gran parte del lavoro per il mister è già stato fatto, almeno per quanto riguarda la scelta dei titolari. Con Yeray squalificato in Europa, abbiamo già un punto fermo nel cuore della difesa. Chi affiancherà? Un Nuñez che non ha ritmo di gara, ma potrebbe essere preparato per giovedì, evitando di utilizzare Paredes per possibili inconvenienti? Oppure osare con Paredes e dover ricorrere a un difensore della squadra B nel caso in cui accadesse qualcosa a Arrigorriaga? Propendiamo per la prima opzione, con Yeray e Nuñez. La squalifica di Galarreta probabilmente porterà a Vesga e a un altro giocatore. Anche De Marcos e Yuri, fondamentali per giovedì, potrebbero rimanere in panchina durante la partita di domenica per dare loro riposo, con Adama e Gorosabel in campo e Iñigo Lekue pronto per qualsiasi emergenza sulle fasce. E in attacco? Alcuni di noi si chiedono se in momenti come questo non sarebbe stato utile poter contare su Nico Serrano, ad esempio. Speriamo che Sancet si riprenda completamente per poter dare il suo contributo giovedì, ma senza correre rischi. Affrettarsi ora e subire una ricaduta sarebbe davvero devastante. Una volta appresi i segnali dall’Olimpico di Roma, speriamo di imparare e remare tutti nella stessa direzione. I tifosi romani, consapevoli del potere del loro supporto, hanno dato una lezione su come sostenere la squadra dall’inizio alla fine, senza divisioni.

Se qualcuno pensa che sia il momento di mettere il proprio interesse al di sopra del bene comune, vale a dire il nostro Athletic, dovrebbe farsi avanti. Tuttavia, sarebbe preferibile che si astenesse e ci facesse un favore, soprattutto a quei giocatori già stanchi di questa situazione. Ci sono persone pronte a dare tutto per sostenere la squadra nei prossimi incontri. È ora di smettere di giocare con ciò che ci sta a cuore e di soffermarci su questioni insignificanti. Ciò che conta è sostenere i nostri. È veramente sciocco sfruttare questa fase attuale per minacciare di non tifare e creare divisioni come il famigerato Fronte di Liberazione di Giudea de La Vita di Brian. La nostra forza deriva da ciò che ci unisce: il nostro Athletic. A nessuno importa delle convinzioni ideologiche o religiose del vicino. Facciamo un favore a tutti concentrandoci su ciò che ci unisce, dimenticando ciò che crea distanza. Esattamente come nel giorno della Gabarra, che è vicino, a proposito. Qualcuno ricorda delle divisioni in quel giorno? Tutti tifavano e festeggiavano, proprio come dovrebbe essere adesso. Quando insulti o aggredisci, non ci rappresenti affatto; anzi, sei di troppo. E quando fai compromessi con le tue emozioni, lo stesso. Sostenere l’Athletic è imprescindibile. C’è chi non lo comprende. Se tutto va per il verso giusto, ci ritroveremo qui tra pochi giorni.

Oyarzabal e Óskarsson si ritrovano, portando un contributo favorevole e una sinergia nella fornitura di palloni

Unai Gómez ha conseguito la sua laurea con l’Athletic allo stadio Olimpico