Dall’esordio contro il Getafe fino all’addio contro il Barcellona: riflessioni sulla stagione di Liga dell’Athletic

Dopo aver esaminato la Supercopa, la Copa e l’Europa League, è giunto il momento di riflettere sul quarto torneo che l’Athletic ha affrontato in questa stagione: la Liga. Questo è il campionato nazionale, fondamentale per la regolarità e il criterio che maggiormente definisce un’annata, soprattutto se l’esito non è stato favorevole; ma per l’Athletic non è affatto questo il caso.

Da un punto di vista classificatorio, il cammino in Liga della squadra è stato straordinario. Hanno conquistato un quarto posto, e nell’ultima giornata c’erano possibilità di terminare al terzo. Si era anche ipotizzato, durante un periodo della stagione, che fosse l’anno giusto, soprattutto vista la debolezza di Barça e Real Madrid, in cui l’Athletic potrebbe mirare a conquistare la Liga, proprio come avvenuto nella precedente edizione della Copa.

Tuttavia, l’Athletic non ha vinto il campionato, ma il quarto posto ottenuto merita di essere riconosciuto e comporterà il prestigioso premio di partecipare alla prossima Champions League, più un ulteriore bonus con la Supercopa e l’accesso agli ottavi di finale di Coppa.

Tra i protagonisti di questa stagione, spiccano nomi come quello di Ernesto Valverde. Chi avrebbe mai pensato che avrei potuto dubitare della sua terza avventura sulla panchina dell’Athletic? Ora è difficile immaginare il club senza di lui. Quando mai accadrà, ma non sarà nella prossima stagione. Un altro nome da citare è quello di Álex Berenguer, insieme a Dani Vivian, i due migliori di quest’annata. Il primo ha brillato nel reparto offensivo grazie alla sua qualità, ai suoi gol e alle sue prestazioni, mentre il secondo, pur mostrando a volte un approccio un po’ arrogantello, ha dimostrato un sorprendente miglioramento nelle sue performance difensive. Da segnalare anche Mikel Jauregizar e Yeray Álvarez come due rivelazioni della stagione.

Il giocatore di Bermeo ha fatto il suo ingresso in grande stile, abbattendo le porte e diventando il fidato collaboratore di Valverde. Oltre a questo, ha preso il numero 18 di De Marcos e sembra avviarsi a diventare un ‘One Club Man’, nonostante sia appena giunto all’élite del calcio. Nel frattempo, il calciatore di Barakaldo ha concluso la sua stagione a un livello eccezionale, paragonabile al miglior Yeray che abbiamo avuto il piacere di vedere; avevo seri dubbi sul fatto che potesse ritornare in quella forma. Sono contento di essermi sbagliato.

Gli delusioni principali della stagione sono Álvaro Djaló e Gorka Guruzeta. La maggior parte di noi ha nutrito (io inclusa) la speranza di assistere a una performance migliore da parte del madrileno dopo il suo trasferimento dal Braga. Tuttavia, la sua prestazione è stata ben lontana da quella mostrata in Portogallo, e sarà interessante osservare come si evolverà il suo futuro nel club. È l’unico, insieme a Yuri, a vantare esperienza in Champions League all’interno dell’attuale rosa. Per quanto riguarda Guruzeta, la sua stagione passata, caratterizzata da un buon numero di gol, aveva fatto supporre una continuità in questo senso. Tuttavia, non è andata così, anche se ha concluso come secondo miglior marcatore della squadra. Speriamo che la concorrenza con Maroan lo aiuti a ritrovare il suo miglior stato di forma.

La stagione dell’Athletic sarà ancora fortemente influenzata dalla Liga, mentre eventuali trionfi in forma di trofei potrebbero venire da altre competizioni. La campagna 2025/2026 vedrà il primo team maschile rojiblanco impegnato in quattro tornei. Sarà un piacere discuterne nuovamente in futuro. O almeno così spero. Buona estate a tutti. Siate felici. Non è una questione da poco.

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