La Real Sociedad ha concretato una significativa operazione di mercato quest’estate vendendo Zubimendi per circa 70 milioni, sebbene riceverà il pagamento in rate. Dalla sua promozione in prima divisione, il club ha effettuato diverse vendite degne di nota, ma non sempre ha investito in modo efficace nei periodi in cui queste si sono verificate.
Le grandi cessioni non sempre hanno coinciso con acquisti fruttuosi. Attualmente circolano voci riguardo a Igor Julio ed Equi Fernández, con un costo complessivo potenziale che potrebbe avvicinarsi o superare i 30 milioni. Resta da vedere quali saranno le scelte della Real, tenendo conto dei precedenti.
Nella scorsa estate, la squadra ha ceduto Merino e Le Normand per un totale di quasi 70 milioni con un investimento considerevole che però non ha portato i risultati sperati. Ventimila euro per Óskarsson, diecimila per Sucic, quasi novemila per Sergio Gómez, settemila per Javi López e due per la cessione di Aguerd, ma i rendimenti non sono stati all’altezza delle aspettative. Negli anni passati, dalla cessione di Sadiq a Finnbogason, inclusa la signing di David Silva, la stagione 22-23 ha visto la Real incassare 70 milioni con Isak. Ha puntato su Brais (14), Kubo (6,5), Cho (12), la prestito di Sorloth (1,5) e infine l’acquisto di Sadiq per 20 milioni più bonus in extremis. Accordi di grande valore e notevoli delusioni. Nella stagione 20-21, la squadra ha incassato 20 milioni dalla vendita di Llorente, ha acquisito David Silva a titolo gratuito e a gennaio ha preso Carlos Fernández per 10 milioni. Nel 18-19, dopo la partenza di Iñigo a gennaio per 30 milioni e Odriozola in estate per 32, la Real ha colpito con l’acquisto di Merino (12), ma ha ottenuto poco altro tramite le cessioni di Theo e Sandro. Nella stagione 17-18, il PSG ha pagato 16 milioni per Yuri mentre la Real ha ingaggiato Llorente e Januzaj.
Nella stagione 14-15, la Real Sociedad vendette Griezmann, Bravo e Seferovic per circa 50 milioni di euro, mentre l’unico acquisto fu quello di Finnbogason, oltre a Rulli e al pagamento per Granero, già in squadra. Nel campionato 13-14, il trasferimento di Illarramendi al Real Madrid, costato 32 milioni, portò all’arrivo di Seferovic, un giocatore poco noto, e alla cessione di Granero, mentre a gennaio vi fu anche Canales, per un totale di 3,5 milioni. In sintesi, le significative cessioni non solo crearono buchi nella rosa, ma le sostituzioni non si rivelarono efficaci.