La preparazione della Real prosegue, così come la selezione dei giocatori gestita da Sergio Francisco. La squadra conta un buon numero di giocatori e sta avviando un nuovo ciclo con un tecnico diverso e, di conseguenza, con nuove preferenze tattiche.
Alcuni atleti potrebbero vedere la loro posizione cambiare. Dall’inizio del ritiro, avvenuto il 7 luglio, diciotto giocatori si stanno impegnando per impressionare il nuovo allenatore. Tra le varie competizioni, si stanno confrontando Karrikaburu e Óskarsson in attacco, Aritz, Pacheco e Zubeldia in difesa, così come Sergio e Barrenetxea sulla fascia sinistra.
Tuttavia, il vero duello della pretemporada è quello tra Aihen e Javi López, entrambi terzini sinistri di grande valore, che affronteranno un anno ricco di sfide.
La posizione di terzino sinistro è stata una delle più dinamiche nella scorsa stagione con Imanol, visto che Javi ha giocato 38 incontri, di cui 25 da titolare, mentre Aihen ha disputato 35 partite, con 25 titoli. La differenza di impiego tra i due è stata di soli 260 minuti, a favore del canario. Tale rotazione era in parte dovuta al calendario fitto che la squadra ha dovuto affrontare, ma il numero di partite quest’anno è destinato a diminuire, riducendo così la necessità di cambiare terzino in ogni partita. In un’ottica di squadra, uno dei due dovrebbe emergere come titolare.
Entrambi i giocatori, tuttavia, hanno molto da migliorare. Per Javi, quella scorsa è stata la sua prima stagione alla Real, accompagnata dal peso di un trasferimento costoso di quasi sette milioni, mentre Aihen tornava da un grave infortunio ai legamenti crociati, recuperato in tempi record tra gennaio e settembre. Hanno entrambi l’opportunità di crescere e affinare il loro gioco.
Nonostante i dati a favore di Javi, che si è guadagnato un posto tra i titolari e ha giocato di più all’inizio della stagione, la preferenza dell’allenatore oriotarra è andata ad Aihen nei momenti cruciali del campionato. Questo è stato evidente durante le partite decisive, come le semifinali di Coppa e gli ottavi di finale europei, tutte affrontate da Aihen di Etxauri. In totale, Aihen ha disputato tre partite complete in più rispetto a Javi, che ha ricevuto tre convocazioni in meno e ha passato un incontro intero in panchina senza giocare. Le differenze, d’altronde, sono trascurabili.
Con l’assenza di Zubimendi, Aihen, legato al club fino al 2027 e senza rinnovare, è considerato un possibile candidato a far parte del quartetto di capitani, avendo già indossato la fascia in un match durante la parte finale della scorsa stagione. Tuttavia, Javi, che ha quattro anni in meno, deve dimostrare il motivo per cui il club ha investito così tanto in lui (contratto fino al 2030) e mettere in luce le qualità che aveva mostrato all’Alavés. Il calciatore canario è più fisico, agile in attacco e ha dimostrato di essere migliore nel contrattacco difensivo, ma le sue distrazioni in fase difensiva hanno influito negativamente sulla sua fiducia, rendendolo poco visibile in attacco. D’altra parte, Aihen, molto tecnico e con un buon servizio, ha più difficoltà in difesa e nei duelli diretti.
L’importanza del terzino sinistro
Non sembra probabile che uno dei due giocatori parta, considerando le circostanze attuali della squadra, anche se l’opzione di Sergio Gómez rimane sullo sfondo. Tuttavia, Sergio Francisco deve decidere chi sarà il suo terzino sinistro e avrà l’opportunità di farlo venerdì contro il Pau, quando potrà osservare entrambi i giocatori in campo. I terzini sono stati cruciali durante gli anni di Sergio al Sanse, con figure come Rupérez, Aramburu, Jonathan Gómez e Balda che hanno giocato un ruolo fondamentale nell’efficacia del gruppo, e sono destinati a tornare ad esserlo. Nella squadra principale, con Imanol, questa posizione ha mostrato alcune lacune, quindi l’irundarra ha il compito di recuperarli per farli rendere a un livello più alto.