La Real Sociedad ha inaugurato la sua stagione di preparazione con una vittoria nel primo match. Gli uomini di Sergio Francisco hanno disputato un incontro soddisfacente allo stadio José Luis Orbegozo, in una serata estiva fresca, contro un avversario che ha mostrato un miglioramento graduale, ma che ha palesato una netta inferiorità dal punto di vista tecnico.
Come spesso accade in questo periodo di precampionato, i padroni di casa hanno faticato a trovare spazi tra le strette formazioni rivali.
**Formazione Real Sociedad:** Unai Marrero (Fraga, min. 61); Hamari Traoré (Rupérez, min. 41) (Dani Díaz, min. 61), Igor Zubeldia (Jon Martín, min.
41) (Beitia, min. 61), Jon Pacheco (Aritz, min. 41), Javi López (Aihen Muñoz, min. 41); Beñat Turrientes (Jon Gorrotxategi, 20’) (Urko González de Zárate, min. 41), Brais Méndez (Mikel Rodríguez, min. 41) (Goti, min. 61), Pablo Marín (Sergio Gómez, min. 41); Sheraldo Becker (Álex Marchal, 20’) (Álvaro Odrizola, min. 41), Ander Barrenetxea (Mikel Oyarzabal, min. 41) (Mariezkurrena, min. 61), Jon Karrikaburu (Carlos Fernández, min. 41).
**Formazione Pau FC:** Salles; Koudou, Meddah, Briançon, Jean Ruiz, Kalulu; Ngom, Beusnard; Versini, Zaliani, Sadik.
**Marcatori:** Jon Pacheco (1-0, min. 20’), Pablo Marín (2-0, min. 31’).
La Real Sociedad ha inaugurato la sua stagione di preparazione con diverse novità tra i convocati. Sergio Francisco ha scelto di escludere Remiro, Aramburu, Sucic, Kubo, Sadiq e Zakharyan per l’inizio della stagione 2025/2026. Inoltre, Orri Óskarsson non ha potuto partecipare all’ultimo momento a causa di un intervento sulla gestione del carico di allenamento. I giocatori che hanno preso parte all’incontro, a parte Kubo, rimasto in Giappone, sono stati Fraga, Rupérez, Mariezkurrena, Beitia e Mikel Rodríguez. Marchal ha preso il posto dell’attaccante islandese nella lista dei convocati.
La fase di gioco su palla ferma si è rivelata fondamentale per la Real nella prima metà dell’incontro.
I primi istanti della partita hanno messo in luce le scelte tattiche adottate. Nella prima frazione, un gruppo di giocatori abituali ha formato un 4-3-3, con Turrientes nel ruolo di mediano e due esterni puri, un modulo simile a quello utilizzato da Imanol. Turrientes, originario di Beasain, ha guidato la squadra, mettendo in evidenza le sue capacità tecniche contro la pressione imprecisa di un avversario di livello inferiore.
Dopo un avvio di 20 minuti senza occasioni, la Real ha sbloccato il punteggio grazie a un calcio di punizione laterale battuto da Brais Méndez. Il giocatore gallego ha servito un pallone al secondo palo, dove Zubeldia ha assistito Pacheco, che ha concluso con una mezza rovesciata sul primo palo, segnando così il primo gol frutto di un’azione preparata della stagione. Poco dopo, Turrientes, che stava dirigendo il gioco, e Becker sono stati sostituiti per far entrare Gorrotxategi e Marchal.
Dieci minuti dopo, in un’azione ben orchestrata, arrivò il secondo gol. Gorrotxategi e Brais si organizzarono per una breve ripresa, permettendo al primo di avanzare, simulando un tiro e liberando Barrenetxea, il quale, trovandosi faccia a faccia con il portiere avversario, colpì il palo. Fu Pablo Marín a sfruttare il rimbalzo, che segnò il 2-0. Alla fine del primo tempo, la Real mostrò una superiorità tecnica nettamente evidente, mentre il Pau non riuscì a farsi vedere in partita.
Nella ripresa, il ritmo della gara calò notevolmente.
Sergio apportò cambiamenti significativi durante la seconda frazione. Con Jon Martín e Aritz in difesa, Carlos Fernández e la combinazione di Rupérez e Odrizola, il tecnico modificò anche il ruolo del centrocampista Sergio Gómez e posizionò Oyarzabal sulla fascia sinistra. La Real, dopo un finale vivace nei primi 40 minuti, adottò un tono meno frenetico nella seconda metà.
Fino al secondo giro di sostituzioni, che portò in campo Fraga, Beitia, Goti, Dani Díaz e Mariezkurrena, non ci furono opportunità. Appena entrato, Goti si trovò in un duello diretto dopo un passaggio di tacco di Carlos Fernández, ma il suo tiro fu respinto dal portiere avversario. Questa fu l’unica vera occasione per entrambe le squadre in un secondo tempo senza brillantezza, in cui entrambe le formazioni scelsero di gestire le energie, evidenziando come la Real Sociedad abbia ancora molto da affinare e assemblare. I frequenti cambi e la rotazione non permisero di scorgere il vero volto della squadra di Sergio Francisco.