“Nico, Nico”. Il pubblico reagì senza ambiguità quando il giovane Williams fu sostituito da Rego al minuto 83 della partita disputata domenica contro il Sevilla allo stadio di San Mamés. L’esterno aveva riconquistato il cuore dei tifosi in occasione del suo primo match ufficiale dopo un’estate turbolenta, caratterizzata, come già accaduto in precedenza, dall’interesse del Barcellona per il suo ingaggio.
Finalmente, la sua permanenza è stata ufficializzata con un rinnovo di contratto di dieci anni, una notizia certamente positiva in mezzo ai dubbi su un suo possibile passaggio ai catalani.
C’era attesa da parte dei sostenitori per capire quale sarebbe stata la loro reazione rispetto a tutto quanto accaduto tra la fine della scorsa stagione e il 4 luglio, quando si è annunciato il prolungamento del suo contratto fino al 2035.
L’incertezza è stata spazzata via rapidamente. Ernesto Valverde lo ha schierato titolare, mettendolo sulla fascia sinistra, e fin dal primo istante si è visto un sostegno compatto da parte del pubblico. Anche il calciatore ha dato il suo contributo. Infatti, si è fatto carico della squadra, dimostrando di aver consolidato il suo status di stella, non solo nel club dei colori rosso e bianco, ma anche a livello europeo.
La maggior parte delle azioni pericolose del team di casa scaturivano dalla sua ala, fino a quando ha sfruttato un ottimo passaggio interno di Berenguer, il quale ha preso il posto dell’infortunato Sancet, per scattare in velocità e venire atterrato da Juanlu con un leggero colpo al tallone. L’arbitro Francisco José Hernández non ha avuto dubbi, nonostante la situazione potesse essere soggetta a diverse interpretazioni. Il protagonista ha quindi avuto l’onore di calciare il rigore, dopo che suo fratello gli ha ceduto il compito. Non ha sbagliato, mandando la palla dall’altra parte rispetto al tuffo di Nyland. Era il minuto 36 e l’Athletic sembrava aver messo in sicurezza il match dopo aver dominato il gioco.
Durante il primo tempo, un attaccante è riuscito a eludere diversi difensori, servendo un cross in area dove Maroan si è fatto trovare pronto, siglando il suo secondo gol con la maglia della squadra. Sebbene il passaggio non venga conteggiato come assist a causa di una deviazione, il suo contributo è comunque fondamentale. La squadra è andata negli spogliatoi con un vantaggio di due reti e, al rientro, ci sarebbe stata l’occasione di allungare ulteriormente il punteggio, con Nico protagonista. Infatti, al minuto 50, il ‘10’ ha colpito il legno, perdendo una grande chance per chiudere la partita. Da quel momento in poi, il team ha iniziato a subire la pressione del buon Sevilla, che è riuscito a raggiungere il pareggio grazie ai gol di Lukebakio e Agoumé, su cui Unai Simón non ha potuto intervenire, dimostrandosi anch’egli un elemento chiave tra i padroni di casa. Quando il Sevilla ha alzato il ritmo, ecco che il navarrese è tornato a farsi vedere. Ha raccolto un pallone da Iñaki lungo la fascia destra, usando il suo tipico dribbling, e con un assist perfetto ha permesso a Robert Navarro, subentrato a Maroan, di segnare in una situazione difficile, appena quindici minuti dopo il suo ingresso nel match. In questo caso, il passaggio di Nico viene contabilizzato come assist. Il giocatore ha anche guadagnato un rigore che ha trasformato in 1-0, ha fornito il passaggio per il 2-0 di Maroan e ha partecipato attivamente al tiro decisivo sul 3-2 di Navarro. Cosa si potrebbe volere di più? Una chiara dimostrazione dell’importanza del calciatore nel team di Valverde. Al termine dell’incontro, l’allenatore ha elogiato Nico, dichiarando: “Sente l’obbligo di farsi vedere. Con l’inizio della vera competizione, ha dimostrato il suo valore. Per noi è un giocatore imprescindibile”.
In ogni contesto e in ogni azione di gioco, è sempre capace di creare un’opportunità per segnare, e gli avversari avvertono costantemente una pressione.