Quest’anno, il problema principale per l’Athletic non risiede nella difesa. I difensori centrali hanno mostrato buone prestazioni nonostante la sconfitta contro l’Alavés. Le difficoltà della squadra di Bilbao si devono cercare dal centrocampo in avanti. Solo in brevi momenti del secondo tempo, specialmente quando il punteggio era ormai sfavorevole, l’Athletic ha ricordato il gioco del passato, quello che i tifosi hanno visto negli anni precedenti a San Mamés.
Tuttavia, questo è durato poco ed era accompagnato da scarse idee per fornire reali minacce a una difesa robusta come quella dell’Alavés. L’unico gol della partita, segnato da Denis Suárez con il contributo involontario di Berenguer, ha fatto la differenza.
Valverde, ieri sostituito in panchina da Jon Aspiazu, ha dovuto nuovamente contare su Vivian e Paredes come coppia di centrali. De Luis è stato convocato ma, come nelle ultime tre partite, è rimasto in panchina. L’imminente debutto in Champions contro l’Arsenal non ha impedito al tecnico gasteiztarra di schierare i due difensori abituali. L’arrivo di Laporte, che ha salutato i tifosi al termine della partita, rappresenta un grande sollievo per Valverde, considerando che Yeray sarà assente fino ad aprile per squalifica. Tuttavia, il nuovo acquisto necessita di tempo per ritrovare la forma ideale. In sintesi, Vivian e Paredes hanno dovuto alzare il livello di gioco. Mariano è stato il loro avversario iniziale nel derby, ma poi hanno dovuto affrontare Toni Martínez e Lucas Boyé. Hanno vinto tutti e tre i duelli individuali, ma non la partita. Vale la pena notare che la strategia di Valverde non ha mostrato cambiamenti per quanto riguarda i terzini.
Areso e Yuri, i nuovi arrivati, hanno partecipato all’intera partita, così come i due difensori centrali. Tuttavia, restano alcune difficoltà nella zona offensiva.